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US Open 2020, perché è stato squalificato Novak Djokovic? Palla contro un giudice di linea: cosa dice il regolamento

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Novak Djokovic è stato squalificato agli US Open! Il serbo dopo aver perso un game nel match di quarto turno, ha scagliato la pallina alle proprie spalle senza guardare, andando a colpire una giudice di linea in gola, con la stessa che si è accasciata al suolo. Inevitabilmente è scattata la squalifica.

Spiega il sito della FederTennis: “Tra i vari casi di violazione del codice di condotta, ne esistono quattro (che in pochi conoscono) in cui le azioni dei giocatori dovrebbero ricadere nella fattispecie della “perdita immediata della partita”, il cosiddetto default.

– “Serio abuso verbale”: rientrano in questa violazione quelle offese verbali particolarmente gravi, dirette a una persona specifica e guardando negli occhi il destinatario dell’offesa. In effetti c’è una gran differenza tra un’offesa diretta mentre ci si scambia uno sguardo, da un’offesa gridata guardando per terra (anche se rivolta senza dubbio a qualcuno).

– “Serio abuso fisico”: si tratta di una vera e propria aggressione fisica, di un giocatore che mette le mani addosso a un’altra persona. Così come per tutti gli altri casi, questa azione viene punita se commessa sia nei confronti dell’avversario, di un ufficiale di gara, di un raccattapalle o anche nei confronti di uno spettatore.

– “Sputare addosso a qualcuno”: non ci sono grossi dubbi sull’effetto di questa violazione. Bisogna solo stare attenti a non confondere questa fattispecie con l’azione di “sputare in direzione di qualcuno”, la quale, se vista, comporterà solamente l’applicazione del codice per “condotta antisportiva”.

– “Tentativo intenzionale di colpire qualcuno”: altro caso particolare, che si configura quando un giocatore per esempio prova a colpire intenzionalmente un’altra persona, la quale scansandosi, evita l’impatto. Il solo gesto del tentare intenzionalmente di colpire qualcuno sfocerà nella “perdita immediata dell’incontro”.

Per quanto riguarda gli US Open va però presa in considerazione la regola specifica del regolamento adottato nei tornei dello Slam, che recita: “I giocatori non devono colpire, lanciare o calciare una pallina con rabbia o in maniera violenta e pericolosa se non nel tentativo ragionevole di ottenere il punto durante lo scambio. Il ball abuse si configura dunque quando un giocatore colpisce una palla all’interno del campo da gioco con negligenza rispetto alle possibili conseguenze.

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roberto.santangelo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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