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US Open 2020, Salvatore Caruso deve arrendersi ad Andrey Rublev: l’azzurro ko contro il russo in tre set nel 3° turno
Pronostico rispettato e avventura di Salvatore Caruso (n.100 del mondo) che si ferma al terzo turno degli US Open di tennis. Troppo forte il russo Andrey Rublev (n.14 ATP) in questo confronto che metteva in palio gli ottavi di finale del tabellone maschile. Il giocatore nativo di Mosca si è imposto con un netto 6-0 6-4 6-0 in 1 ora e 26 minuti di gioco, facendo valere la sua differente velocità di palla su una superficie che favorisce chi ha maggiori doti da questo punto di vista. Un punteggio forse anche troppo severo per il siciliano, visto quanto ha fatto in questo torneo con chiari miglioramenti compiuti su questa superficie. Il russo si è imposto avendo realizzato 17 ace e 36 vincenti, con soli 15 errori non forzati, mentre l’azzurro ha messo a terra 12 winners, accumulando 23 gratuiti. Rublev dunque affronterà nel prossimo round il vincitore della sfida tra Matteo Berrettini ed il norvegese Casper Ruud.
Nel primo set una vera e propria mattanza tennistica: il russo è devastante da ogni lato del campo e Caruso paga a carissimo prezzo la scarsa percentuale di prime in campo (57%) che dà modo al rivale di fare il bello e il cattivo tempo. Il 6-0 è mortificante frutto di 4 ace e di 10 colpi vincenti e di appena 3 errori non forzati.
Nel secondo set l’italiano, dopo il break subito nel quarto game, ha uno scatto d’orgoglio, trovando finalmente da fondo il modo per far muovere il russo e ottenere il controbreak nel settimo gioco. Un’illusione, purtroppo, perché Rublev riprende a martellare, strappando nuovamente il servizio a Caruso nel decimo game, forte di un apporto di ace impressionante (11) e dell’83% di punti ottenuto con la prima di servizio.
Nel terzo set, Salvo ha l’occasione di ottenere il break in apertura, ma il russo si salva con colpi profondi. E’ l’ultimo sussulto del siciliano, travolto letteralmente dall’onda del n.14 del ranking, dominante e vittorioso per 6-0.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LPS/Gabriele Menis
