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ATP Sardegna 2020: Lorenzo Musetti e Marco Cecchinato, caccia a una finale tutta italiana in terra sarda
Potrebbe essere un derby italiano. O un derby serbo. O una sfida Italia-Serbia. Da queste tre combinazioni di finale l’ATP 250 di Sardegna non esce, perché c’è una doppia sfida in semifinale che era difficilmente pronosticabile alla vigilia. Lorenzo Musetti e Marco Cecchinato sfidano rispettivamente Laslo Djere e Danilo Petrovic per arrivare all’ultimo atto del torneo sardo, istituito solo per quest’anno al fine di coprire, per quanto possibile, i buchi lasciati dalla pandemia di coronavirus nel calendario globale del tennis.
https://www.oasport.it/2020/10/live-musetti-djere-atp-sardegna-2020-in-diretta-lazzurro-a-caccia-della-finale/
Musetti arriva in grande fiducia, dal momento che, dalle qualificazioni del Foro Italico di Roma (o meglio, dal punteggio di 1-3 nel terzo set contro l’amico-avversario Giulio Zeppieri) non si è più voltato indietro, inanellando il terzo turno agli Internazionali d’Italia, la vittoria al Challenger di Forlì e adesso questo importante risultato che lo issa per il momento al numero 123 del mondo, con un’interessante vista sul tabellone principale degli Australian Open. In questo senso, però, va detto che la situazione è più difficile perché con il ranking parzialmente bloccato è più difficile salire rispetto al normale. Contro Djere servirà soprattutto restare nel match con la testa più che con i colpi: il serbo non è cliente facile, anzi, se può far giocare male chi si trova dall’altra parte della rete, lo fa senza troppi problemi. Rispetto al 2019, però, questa stagione a metà non lo ha visto protagonista allo stesso modo, anche se un paio di semifinali ATP sul rosso è riuscito a giocarle, a Cordoba prima del lockdown e a Kitzbuhel dopo. Dato curioso: quest’anno il serbo ha un record di 3-1 con i giocatori italiani, e a batterlo è stato Salvatore Caruso proprio la scorsa settimana.
Cecchinato vive anch’egli un ottimo periodo, nel quale si è ritrovato grazie al valido supporto di Massimo Sartori. L’uomo che ha portato Andreas Seppi al numero 18 del mondo sta riuscendo a fare un bel lavoro anche con il siciliano, che a Roma e al Roland Garros ha fatto rivedere sprazzi della sua versione 2018-prima parte del 2019, quando era riuscito a entrare nei primi 20. Ulteriori conferme del suo stato di forma sono giunte a Santa Margherita di Pula, tra un match point annullato a Gianluca Mager e l’ottimo modo in cui ha girato il quarto con uno specialista del rosso quale lo spagnolo Albert Ramos-Vinolas. Sarà favorito contro Petrovic, la più grande sorpresa di questo torneo: non sarebbe stato in tabellone principale se le porte non gli fossero state aperte dal forfait di Fabio Fognini provocato dalla positività al coronavirus. Per il serbo si tratta della prima volta tanto in là in un torneo ATP, quasi un premio per chi, a 28 anni (con otto mesi in più di Cecchinato), ha soprattutto frequentato i circuiti dai Challenger in giù. Un premio, però, guadagnato, dal momento che per battere Federico Delbonis bisogna riuscire a farlo per davvero, stanti le capacità dell’argentino sul rosso. Non ci sono precedenti tra i due.
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federico.rossini@oasport.it
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Foto: LaPresse