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Basket, Champions League 2019-2020: AEK Atene e Saragozza in semifinale nelle Final Eight greche

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Si completa il quadro delle semifinali di un’anomala Final Eight di Basketball Champions League, relativa alla stagione 2019-2020 e in corso di svolgimento all’OAKA di Atene, a porte chiuse. Dopo le vittorie di ieri ottenute da San Pablo Burgos e Digione, è oggi la volta di AEK Atene e Saragozza per quel che concerne il passaggio in semifinale.

ERA NYMBURK-AEK ATENE 82-94
Nell’arena di casa propria l’AEK vola in semifinale, anche senza il supporto dei tifosi, la qual cosa rende OAKA più spettrale che mai. Inizio tutto di marca Nymburk, con Prewitt e l’arco dei tre punti che sono le principali chiavi del 18-11 iniziale della formazione ceca. Langford prima e Maciulis poi si carica sulle spalle l’AEK negli ultimi tre minuti e mezzo del primo quarto per riportarlo a contatto (23-21 ERA a fine primo quarto). L’asse Zisis-Rice, che ha giocato e vinto ad alti livelli in Eurolega, compie il sorpasso, seguito poco più tardi dall’allungo propiziato dalla coppia Lojeski-Moreira (32-42). Kriz, Benda e Hruban spingono sull’acceleratore per far rientrare Nymburk, ma a fine secondo quarto è 39-44. Gkikas e Jankovic martellano da tre, Dalton si fa sentire guidando il recupero ceco fino al -3, ma alla fine dei conti è la maggior qualità dei gialloneri ateniesi a farsi sentire, con l’asse Lojeski-Moreira che a un certo punto diventa incomprensibile per Nymburk (50-65 e poi 58-69 alla terza sierena). Harding fa quel che può, ma le percentuali dell’AEK (64% da 2 e 35% da tre) non si abbassano, con relativa consegna della semifinale. 
TOP SCORER
NYMBURK: Hruban e Harding 16, Prewitt 14
AEK: Langford 18, Lojeski e Rice 12

CASADEMONT SARAGOZZA-IBEROSTAR TENERIFE 87-81
Il derby spagnolo lo vince Saragozza, che riesce a rimediare al brutto 5/21 da tre guadagnandosi 26 liberi (20 segnati), la chiave del match. Inizio piuttosto equilibrato, con nessuna delle due squadre che riesce realmente a prendere il sopravvento, per quanto Hlinason dia il +6 al Casademont nel finale di primo quarto, che però finisce 20-17. La connection di ex italiani di Tenerife Fitipaldo-Shermadini-Doornekamp regala il sorpasso (20-21), ma quella che si sviluppa è un’autentica battaglia senza esclusione di colpi. Cavanaugh firma il 27-32 per l’Iberostar da tre, lentamente Saragozza risale e impatta con San Miguel ancora dall’arco (34-34), sorpassa con Jason Thompson, ma deve subire il layup da rimbalzo in attacco di Shermadini per il 39-40 dell’intervallo. Al ritorno in campo si accende Benzing sia da realizzatore che da passatore; Brussino sfrutta, si accende pure Ennis, ma Doornekamp non molla un centimetro e mantiene Tenerife attaccata prima del nuovo vantaggio (50-51) con Diez dall’arco. Il Casademont infila però un parziale di 11-0 con Brussino che continua a fare quello che vuole tra punti e assist. Il 63-56 della penultima sirena lascia però speranza all’Iberostar, che ci si aggrappa con tutte le proprie forze e, in un ultimo quarto contrassegnato da errori a volontà, torna a -2 (74-72) a 3’45” dal termine (dopo un brivido per una caduta di Huertas, senza conseguenze) grazie a Cavanaugh per poi trovare in Shermadini l’uomo del pari a quota 76 a 2’34” dalla fine. Brussino s’inventa un gioco da tre punti per il +3 Saragozza, il coach dell’Iberostar Txus Vidorreta guadagna la via degli spogliatoi per doppio fallo tecnico (ne aveva già preso uno a fine terzo periodo), Benzing e Brussino segnano i liberi che seguono, ma il Casademont la chiude davvero solo quando, sull’85-81 a 13″ dalla fine, Doornekamp sbaglia il tiro del -2 dopo aver segnato da tre poco prima.
TOP SCORER
SARAGOZZA: Benzing 17, Brussino 12, Hlinason e Thompson 11
TENERIFE: Shermadini 22, Huertas e Doornekamp 13

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: fiba.basketball championsleague.basketball

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