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Basket, i migliori italiani della 3a giornata di Serie A. Peppe Poeta, un sabato di onnipotenza. Fantinelli sempre più faro Fortitudo

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Quello che si è visto nel weekend della terza giornata di Serie A 2020-2021 ha quantomeno del particolare. Di grandi prestazioni, infatti, se ne sono viste, nei modi a volte più inaspettati, tra migliori partite della carriera, conferme di costanza e altre situazioni tutte da scoprire. Andiamo a vedere tutto nel dettaglio.

L’uomo solo al comando, e MVP italiano senza neanche passare dal via, s’era già trovato nel sabato sera della Segafredo Arena di Bologna. Giuseppe Poeta, per tutti semplicemente Peppe, ha guidato Cremona alla clamorosa vittoria in casa della Virtus Bologna nel modo più roboante possibile. Per lui 28 punti (in 22 minuti), alla presenza numero 360 in Serie A, con 7/8 dall’arco, 33 di valutazione, tre triple da distanze siderali o dal logo dell’UnipolSai, un’altra di tabella con relative scuse (e foto già entrate nell’immaginario collettivo cestistico). Mai, in Serie A, era arrivato a segnare tanto: si era al massimo fermato a 26 quattro volte. Anche le sue 7 triple sono record personale, dato che più di quattro non ne aveva mai messe a segno. Questo è quello che accade quando, a 35 anni, quel fuoco che fa stare in campo, che fa andare ancora avanti partita dopo partita, da quel giorno in cui a Veroli, in B, di punti ne fece 51, esiste.

Senza la notte magica di “Peppe ‘o Guastatore“, come lo soprannominò l’allenatore e poi commentatore Rai Stefano Michelini, la palma di MVP azzurro sarebbe andata senza dubbio a Matteo Fantinelli. Mentre Poeta metteva a ferro e fuoco la Segafredo Arena, all’Unipol Arena il ventiseienne play faentino ha rimarcato una volta di più la sua importanza nella Fortitudo Bologna di quest’anno: 21 punti in 30 minuti, 5/5 da 2, 3/3 da 3, 2/3 in lunetta, 5 rimbalzi, 2 assist e 2 palle recuperate gli danno il 30 di valutazione che ne certifica il grandissimo momento di forma e la miglior gara in A. Per lui c’è la leadership solitaria nella classifica del tiro da due (77.8%) e da tre (75% in coppia col trentino Luke Maye, sconfitto sabato). Nell’unica partita in cui il fattore campo viene rispettato nell’intero fine settimana brilla anche Pietro Aradori, grazie a 18 punti, 5 rimbalzi e 4 assist per 20 di valutazione. Se la Lavoropiù potrà contare su una tale forma dei due fari italiani, oltre che di Adrian Banks ed Ethan Happ, allora potrebbero aprirsi scenari interessanti.

Al PalaEur di Roma, per buona misura, a farsi vedere sono gli italiani. Marco Spissu, per la Dinamo Sassari, guida, organizza ed è concreto nella vittoria dei suoi per 72-92 con 19 punti, 2 rimbalzi e 2 assist per 15 di valutazione: importantissimo soprattutto il suo 5/7 da tre. La categoria “italiani di formazione” include in questo caso il nazionale estone Kaspar Treier, 15 punti e 7 rimbalzi nella sua terza partita in A. Nella Virtus Roma, la copertina se la prende invece Tommaso Baldasso. Rimasto quasi solo sull’isola, un po’ per infortuni, un po’ per difficoltà degli USA nell’entrare davvero nella partita, il capitano capitolino infila la sua più bella prestazione in Serie A e anche in carriera, con 29 punti in 38 minuti, 5/9 da 2, 5/10 da 3, 4/5 in lunetta e 8 assist per 28 di valutazione che raccontano molto del fatto che sia stato lui l’ultimo a mollare, cercando in tutti i modi di far rientrare i suoi in partita. Buona prova anche per Riccardo Cervi, che sale di condizione e cerca anche lui di fare il suo con 10 punti e 4 rimbalzi.

Da un torinese trapiantato a Roma a un laziale (di Alatri, terza città della provincia di Frosinone per popolazione) ormai di casa al Nordest: Davide Alviti, dopo aver chiuso (male) il rapporto con Treviso, a Trieste sta trovando un’ottima dimensione. Non basta però la solidissima prestazione dell’ala classe ’96, con 13 punti e 12 rimbalzi che fanno la massima parte della sua valutazione di 19, per dare all’Allianz speranze contro l’Olimpia Milano, che in campionato è decisamente su un altro livello. Gigi Datome mette in questo caso il suo mattone, con 13 punti in 17 minuti e un 14 di valutazione, in questo arco di tempo, che mostra anche la sapienza di Ettore Messina nel gestirlo con efficacia.

“Losing effort” anche per Stefano Tonut, che nonostante una gran partita da 22 di valutazione (17 punti, 5 rimbalzi e 5 assist) ha fatto stamattina una pesantissima autocritica dalle pagine de La Nuova: “Siamo stati, io per primo, vergognosi“. La Reyer Venezia, infatti, capitola malamente (72-90) contro la Carpegna Prosciutto Pesaro, trascinata non solo dalla coppia Massenat-Cain e da Filipovity, ma anche da un ordinato Ariel Filloy, che pur negli 11 punti (e 1/6 da tre) estrae dal cilindro cinque dei 18 assist che portano la squadra di Jasmin Repesa a espugnare il Taliercio.

Nella lottata sfida tra Unahotels Reggio Emilia e Happy Casa Brindisi la bella prova di Leonardo Candi, a quota 13 punti con percentuali quasi perfette (2/3 da 2, 1/1 da 3 e 6/6 in lunetta), non basta ai padroni di casa per chiudere vittoriosamente la sfida. Ben più importante, e vittoriosa, la performance d’esperienza di Brian Sacchetti, che con 13 punti, 5 falli subiti e tante piccole cose che valgono il suo 19 di valutazione porta la Germani Brescia a espugnare il PalaVerde di Treviso assieme ai 12 e 5 rimbalzi di un Christian Burns sempre in grado di piazzare il suo mattoncino. C’è anche la mano dei due Andrea, La Torre e Pecchia, nel derby vinto da Cantù a Varese nonostante l’assenza per positività al coronavirus di Jaime Smith: per loro 12 di valutazione con partite numericamente simili (11 e 2 assist l’uno, 9, e 4 assist l’altro).

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Credit: Ciamillo

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