Ciclismo
Ciclismo, Tonina Pantani: “Voglio la verità su Campiglio. So chi ha fatto del male a Marco, spero di trovare le prove”
Il Giro d’Italia 2020 ha fatto tappa a Cesenatico. La frazione odierna è partita ed è arrivata nella città di Marco Pantani, il gruppo ha affrontato il percorso rilanciato sul tracciato della Nove Colli. Oggi si è ricordato il mitico Pirata e sul palco del Processo alla Tappa, tramissione andata in onda su Rai 2, è intervenuta la mamma del compianto ciclista.
Tonina Panini ha dichiarato di non essere assolutamente convinta della dinamica della morte del figlio: “Io non sono nessuno, non ho studiato, ma leggendo i faldoni del tribunale ho capito che ci sono tante cose non vere. Mi sono battuta, qualche settimana fa sono andata anche a Madonna di Campiglio. In uno scritto di Marco c’era scritto ‘io vado a correre con la paura di vincere’. Una persona dell’albergo, quel giorno, gli aveva detto che non doveva vincere, lui ha detto che si girava e non arrivava nessuno. Il giorno dopo l’hanno mandato a casa. Lui viveva per la bicicletta, perché non doveva vincere? Lo sport non è più pulito“.
Tonina Pantani ha poi proseguito: “Io combatterò per uno sport vero e pulito. Io per 16 anni ho avuto una squadra di bambini, quest’anno l’ho mollata perché non mi piace più. Il ciclismo è uno sport faticoso, ma io ho capito una cosa: i ragazzi sono le prede, devono pedalare e stare zitti perché se parlano fanno la fine di Marco, hanno smesso di correre. Io voglio la verità su Campiglio e su Rimini. Nella mia testa ho un’idea di chi ha fatto del male a Marco ma ci vogliono le prove e spero che qualcuno mi aiuti a trovarle“.
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stefano.villa@oasport.it
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Foto: Lapresse