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F1, Fernando Alonso: “Torno in Renault per vincere! Meglio Hamilton o Schumacher? Michael aveva qualcosa in più”

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Fernando Alonso sta letteralmente mordendo i freni. La sua voglia di tornare a fare sul serio in Formula Uno è immensa e, soprattutto, corroborata da una Renault che in questa fase del campionato sta emergendo in maniera prepotente. Dopo anni complicati (per usare un pallido eufemismo) in McLaren il due volte campione del mondo vuole riproporsi ai suoi livelli abituali e lo conferma in una lunga intervista riportata da Speedweek. “Sicuramente non torno in Formula Uno per prendere aerei o cenare nei ristoranti più eleganti. Io torno per un solo motivo: vincere”. Come inizio non c’è male…

Parole importanti per l’asturiano che racconta come non sia stato semplice decidere questo ritorno o, quantomeno, valutare il “quando”: “Ero davanti ad un vero dilemma – ammette – La rivoluzione tecnica è stata rinviata al 2022, quindi ho dovuto decidere accuratamente e chiedermi se volessi aspettare così a lungo oppure cogliere l’occasione immediata. Alla fine penso di avere preso la decisione giusta”.

Secondo Fernando Alonso tuttavia gli scenari del prossimo anno non cambieranno in maniera particolare rispetto al presente: “Sappiamo bene che vincerà ancora Lewis Hamilton con la Mercedes, ma per il 2022 tutto sarà da scrivere. Alpine, Ferrari, Red Bull tenteranno il colpaccio ma, anche in quel modo, non sarai mai sicuro di avere la meglio sula corazzata di Brackley. Non si tratta di una scienza esatta”.

Per l’ex ferrarista la chiacchierata è anche l’occasione per analizzare un po’ quel che sta succedendo in quel di Maranello: Sia io che Sebastian Vettel siamo arrivati sulla Rossa con grandi aspettative, dopotutto parliamo del team più leggendario di tutta la Formula 1. Anche se non ho vinto il titolo è stata un’esperienza molto positiva. Credo che Sebastian avrà anche bei ricordi della Ferrari, anche se non è diventato campione del mondo. A entrambi credo ci sia mancata la macchina giusta e le capacità tecniche al momento giusto. Quando firmi per la Ferrari immagini che potrai vincere il titolo. A volte però non hai la fortuna nel momento giusto e le opportunità sfuggono. Per questo nella mia carriera ho provato a non concentrarmi solo sulla Formula 1 e, ad esempio, ho corso la 24 Ore di Le Mans e provato a vincere tutto quello che si poteva”.

Lewis Hamilton è a meno uno dal record di successi di Michael Schumacher. La comparazione è possibile? “Difficile dirlo. Si tratta di ere differenti e macchine con livelli di prestazione diversi. Ricordo però Michael come un pilota difficile da battere, uno dal talento più grande. Aveva quel poco in più. Lewis è molto bravo ed è il migliore della sua generazione, però non ha vinto il mondiale con McLaren quando era compagno di Jenson. Alla Mercedes anche Nico Rosberg ha vinto il mondiale. Michael non ha mai avuto queste cose, ha vinto sempre. Per me, Michael è un passo avanti”.

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Lapresse

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