Formula 1

F1, Lewis Hamilton batte il record di Michael Schumacher e si avvicina al settimo Mondiale. Ma nel cuore della gente…

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92 vittorie nei GP, 161 podi, 97 pole-position: sono solo alcuni dei numeri del britannico Lewis Hamilton. Il 35enne nativo di Stevenage continua ad aggiornare le sue statistiche e dopo il trionfo a Portimao (Portogallo) anche il record di vittorie nei singoli di GP del tedesco Michael Schumacher (91) è stato messo in soffitta. Al di là degli aspetti romantici, sono le fredde statistiche a giudicare Lewis.

Aspetto più importante riguarda anche i titoli mondiali: Hamilton è a quota sei a una sola lunghezza da Michael. Considerando la Mercedes attuale e un regolamento tecnico che nel biennio 2020-2021 non consentirà grosse modifiche sulle vetture, vien quasi spontaneo pensare che LH44 sia prossimo a diventare il pilota più vincente di tutti i tempi. Non riconoscere questo sarebbe delittuoso, al di là delle preferenze o delle simpatie che si possono avere a riguardo.

L’inglese ha ed ha avuto il merito in questa era dei motori ibridi di massimizzare quasi sempre le sue prestazioni, ricordando l’eccezione del 2016 e il successo del tedesco Nico Rosberg. Probabilmente, però, quella sconfitta cocente ha fatto capire al britannico quanto sia importante non lasciare nulla al caso e ottenere ogni fine settimana il massimo possibile, comprendendo che quando non è possibile vincere è meglio conquistare dei punti, piuttosto che rischiare di perderne con una manovra ardita. E su questi aspetti che Lewis è prossimo a fare la storia, anche se mettere d’accordo tutti è impossibile.

I sostenitori dei piloti del passato ritengono che Hamilton sia troppo avvantaggiato da una macchina superiore alla concorrenza e quindi centrare determinati risultati non sia così complicato. Indubbiamente, la forza della W11 è sotto gli occhi di tutti, come anche il fatto che il team di Brackley si avvia a vincere il settimo titolo consecutivo. Tuttavia, ci deve essere sempre un pilota che deve estrarre il meglio da quel che ha e Lewis l’ha fatto senza se e senza ma, avendo sempre un rendimento alto e distruggendo i propri avversari dal punto di vista mentale. Probabilmente, il britannico non riuscirà a entrare nel cuore come Schumi e Ayrton Senna, ma quanto sta facendo parla per lui.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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