Formula 1

F1, Louis Camilleri: “Ci vuole più tecnologia per battere la Mercedes. Un ritorno di Aldo Costa? Idea semplicistica”

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L’amministratore delegato della Ferrari Louis Camilleri, in vista del weekend del GP di Imola (prossimo round del Mondiale 2020 di F1), ha fatto un po’ il punto della situazione. Il dirigente del Cavallino Rampante, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha posto l’accento su alcune delle criticità che la Rossa sta vivendo. Un’annata molto deludente, con una monoposto mai in grado di lottare per la vittoria, e dal punto di vista prestazionale non all’altezza delle ambizioni della scuderia di Maranello.

La Mercedes è un avversario formidabile: chapeau per i loro ben meritati risultati. Qualsiasi altra cosa aggiungessi suonerebbe come una litania di scuse. Non siamo ovviamente felici di dove siamo adesso, ma sono fermamente convinto che abbiamo tutti gli ingredienti necessari per tornare dove ci compete. Purtroppo, non accadrà immediatamente: in F.1 ci vuole tempo per guadagnare tempo. Il tempo è il vero nemico contro cui combattiamo, notte e giorno. In Mercedes hanno iniziato l’era ibrida con un netto vantaggio competitivo e lo hanno mantenuto. Hanno il talento e le risorse ma per me gli elementi fondamentali del loro successo, che purtroppo a noi finora sono mancati, sono la stabilità e la serenità di cui hanno goduto, che fortificano lo spirito di squadra e la creatività. Per ottenere i risultati che hanno raggiunto ci vuole più della tecnologia: in ultima analisi, è fondamentale la cultura che permea l’intera organizzazione, dalla base sino al vertice”, le parole dell’amministratore delegato.

Camilleri, da questo punto di vista, ha manifestato piena fiducia nell’attuale squadra di tecnici guidata dal Team Principal Mattia Binotto, giudicando in un maniera chiara un eventuale ritorno di Aldo Costa: “Senza nulla togliere al talento di Aldo, penso che sia un’idea un po’ semplicistica e che non produrrebbe un passo avanti sufficiente a cambiare le cose. La copia non funziona mai come l’originale, soprattutto nel caso di oggetti così complessi e integrati come le vetture di F.1. Abbiamo bisogno di coraggio, risolutezza e creatività per essere migliori dei nostri rivali e ho piena fiducia negli uomini e nelle donne della Scuderia. Siamo consapevoli di ciò di cui abbiamo bisogno per migliorare. Abbiamo il talento e la struttura e stiamo investendo negli strumenti e nelle risorse necessari per tornare a vincere. Responsabilità e competenze hanno ora un peso uguale nella squadra e sono molto soddisfatto del lavoro svolto da Mattia Binotto e dai suoi primi livelli nel creare un vero spirito di squadra, una cultura costruttiva e trasparente e un alto standard di motivazione e impegno all’interno della Scuderia”.

L’a.d del Cavallino Rampante ha poi confermato la posizione della Ferrari circa il non congelamento delle power unit in vista del prossimo futuro in F1 e sull’addio di Sebastian Vettel ha aggiunto: “Seb sta vivendo una stagione molto difficile. Non sono così sicuro che dipenda totalmente da mancanza di motivazione, piuttosto credo che gli manchi fiducia nel comportamento della vettura e sia in difficoltà nell’estrarne tutto il potenziale, come invece Charles (Leclerc ndr.) riesce a fare. È un professionista esperto, dotato di grande talento: posso solo sperare che ci potrà mostrare esempi della sua bravura nelle prossime gare. In ogni caso, rimarrà sempre parte della famiglia Ferrari“.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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