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F1, Toto Wolff: “Dobbiamo assicurarci che i costi delle prossime power unit siano meglio gestibili”

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L’argomento “power unit” è un evergreen in F1. La nuova generazione di motori ibridi è alla base dei confronti tra le scuderie e c’è chi come Red Bull vorrebbe anticipare il 2026, anno nel quale dovrebbe esserci un cambiamento da questo punto di vista.

La tecnologia attuale, introdotta dal 2014, aveva tra gli scopi il risparmio dei costi e la salvaguardia dell’ambiente. Aspetti che però, nel corso del tempo, si sono rivelati non così veritieri, se si tiene conto soprattutto delle risorse in termini di progettazione e di sviluppo di questi propulsori. Criticità che hanno scoraggiato altre case automobilistiche prestigiose ad accettare la sfida di questa F1. In questo discorso, a dire la sua, è stato il Team Principal della Mercedes Toto Wolff, in rappresentanza di un’azienda che prima degli altri ha creduto in questa filosofia costruttiva.

Wolff, nell’intervento fatto su Autosport, ha ribadito che la direzione presa però non sia quella più corretta: “Credo che non stiamo raccontando abbastanza bene la storia ibrida. Con il 50% di efficienza termica, la complessità e la tecnologia che esistono in queste auto, siamo una vetrina piuttosto buona per la tecnologia ibrida. La prossima generazione di power unit, presterà ancora più attenzione al recupero energetico e ai sistemi di propulsione sostenibili in futuro. Ora sappiamo che dobbiamo guardare ai costi. Non vogliamo fare lo stesso errore di comportarci in maniera puramente ingegneristica, come con questi propulsori, ma assicurarci che quelli futuri siano qualcosa di innovativo, sostenibile, potente, efficiente nei consumi e a un prezzo ragionevole“.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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