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Giro delle Fiandre 2020, Alberto Bettiol: “Ci ho provato, non avevo la gamba dell’anno scorso. Un peccato la caduta di Alaphilippe”

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Nel 2019 aveva regalato una gioia unica all’Italia. Quest’anno si è dovuto accontentare di essere protagonista e di chiudere nel gruppo inseguitore, appena fuori dalla top-10. Alberto Bettiol ci ha riprovato, ma era quasi impossibile, con degli avversari del calibro di Mathieu van der Poel e Wout van Aert, riuscire a confermare il titolo del Giro delle Fiandre. 

Le sue parole, riportate da Cyclingnews, nel dopo gara: “Questa è una gara difficilissima. La Ronde è bella, ma è così dura. Ho fatto il massimo, ma non avevo le gambe della passata edizione. Penso che abbia vinto il migliore. Eravamo in due della EF nel gruppo degli inseguitori, sono arrivato al traguardo senza energie, avevo dato tutto: non sono contento, ma chiudo senza rimpianti”. 

Sul momento decisivo della gara: “Ho visto Julian accelerare nella discesa degli Steenbeekdries. Ero dietro a Mathieu. Nella curva prima della ferrovia, ho avuto un problema con la ruota posteriore che era scivolosa. Ho lasciato un piccolo spazio di forse dieci metri. Van Aert è arrivato da dietro e ha fatto uno sprint, riuscendo ad arrivare davanti. Non potevo fare niente. Ho provato a risalire sul Taaienberg e sono tornato a cinque secondi. Non si sono arresi e sono riusciti ad andar via definitivamente. Julian, Mathieu e Wout erano più forti. In salita ero allo stesso livello di questi ragazzi. Se Julian fosse rimasto con loro, sarebbero arrivati ​​con oltre tre minuti”.

Brutta caduta per Alaphilippe: “Sono rimasto scioccato nel vederlo a terra. Non so cosa sia successo. È un peccato per lui, e anche per l’organizzazione. Sarebbe stato bello vedere la maglia iridata davanti”. 

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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