Ciclismo
Giro d’Italia 2020: Arnaud Demare nettamente superiore. Quante tappe potrà vincere ancora il francese?
Tre vittorie di tappa in sette giorni, tre successi in tre sprint a ranghi compatti e 55 punti di vantaggio su Sagan secondo nella classifica a punti. La prima settimana di Giro d’Italia 2020 di Arnaud Demare è qualcosa di complicato da descrivere. Il campione di Francia sta letteralmente dominando tra le strade del sud della nostra penisola, dando, inoltre, l’impressione di essere forte come mai prima d’ora in carriera.
Se a Villafranca Tirrena aveva avuto bisogno di un grande colpo di reni, nelle due occasioni seguenti, a Matera e a Brindisi, pur su traguardi decisamente diversi tra loro, Demare ha vinto praticamente per distacco. Il transalpino ha dalla sua sicuramente un treno eccellente, con Jacopo Guarnieri che si sta dimostrando, una volta di più, uno dei migliori apripista del gruppo, ma ciò che fa la differenza, in questo momento, sono le sue gambe. Sta vivendo un momento di forma straordinario.
Già domani, a Vieste, Demare ha l’occasione di centrare il poker. Nella seconda settimana, oltretutto, ci saranno ben tre arrivi adatti ad Arnaud: Tortoreto, Rimini e Monselice. Più arida, per il velocista transalpino, sarà la terza settimana, nella quale, tolta la Morbegno-Asti, non ci sono frazioni adatte alle ruote veloci. Ora l’obiettivo principale di Demare è difendere una maglia ciclamino sulla quale sta già mettendo un’ipoteca.
Dato il colpo di pedale eccezionale, una concorrenza che pare un po’ spuntata e una Groupama-FDJ capace di primeggiare nel chaos delle volate, però, Arnaud può sognare ancora più in grande. Con un ulteriore vittoria di tappa, innanzitutto, eguaglierebbe quanto fatto da Viviani nel 2018, quando conquistò quattro successi parziali. Con due trionfi diventerebbe il primo a timbrare il cartellino per cinque volte da Mark Cavendish nel 2013. Se riuscisse a fare l’en plein, ipotesi, dati i valori in campo, da non scartare, diventerebbe il secondo corridore con più affermazioni in una singola edizione della Corsa Rosa, nel nuovo millennio, alle spalle di Petacchi nel 2004 (9 successi). Con sei primi posti, invece, eguaglierebbe Cipollini nel suo magico 2002.
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luca.saugo@oasport.it
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Foto: Lapresse