Ciclismo

Giro d’Italia 2020: bilancio modesto per i colori azzurri. Nibali e Masnada nella top10, esce Pozzovivo

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Anche oggi il Giro d’Italia 2020 non parla italiano. Lo Stelvio ha completamente ridisegnato la classifica generale e purtroppo i nostri colori non sono riusciti ad imporsi, rimanendo ben lontani dai discorsi per la vittoria. Siamo abituati a vedere tre nomi quando il gioco si fa duro, e anche oggi i nostri alfieri sono stati i soliti noti: Vincenzo Nibali, Fausto Masnada e Domenico Pozzovivo hanno tutti dei motivi per essere insoddisfatti della loro giornata.

Il capitano della Trek-Segafredo ha purtroppo confermato le sensazioni di Piancavallo, quando non aveva tenuto le ruote dei più giovani rivali. Il siciliano si è staccato a poco meno di 10 chilometri dalla vetta dello Stelvio sotto il forcing indiavolato di Rohan Dennis. Ci ha provato, a tenere le ruote prima di Jakob Fuglsang (Astana) e Pello Bilbao (Bahrain-McLaren) dopo, ma la gamba non era quella dei giorni migliori, necessaria per tenere il ritmo di coloro che sono andati a giocarsi la vittoria di tappa e un piazzamento di rilievo al Giro. Alla fine si fa riprendere dal gruppo di Joao Almeida (Deceuninck-Quick Step), che si era staccato precedentemente, e strappa l’ottavo posto a 4’51” da Jai Hindley. Ottavo anche in classifica generale, la top 5 è praticamente impossibile, lontana più di tre minuti.

Passando da Almeida, non si può non passare da Fausto Masnada. Un Giro encomiabile il suo, passato da luogotenente del portoghese leader della generale per 15 lunghi giorni. Ma sullo Stelvio ha confermato i suoi limiti sulle grandi salite, lunghe e ripide, staccandosi quasi subito da Hindley e Tao Geoghegan Hart; il bergamasco ha rispettato gli ordini di scuderia, schierandosi di fianco al suo capitano e tirando per lunghi tratti della salita, arrivando al decimo posto a quattro secondi da Nibali. Nella generale conferma però il suo posto in top 10, salendo in nona posizione con 57” di vantaggio su Hermann Pernsteiner undicesimo. Comunque vada, per lui è un Giro da incorniciare, che può convincere il suo team a dargli una chance da capitano un giorno o l’altro.

Top 10 persa invece da Domenico Pozzovivo, apparso affaticato già nei primi minuti dello Stelvio perdendo contatto quasi subito. Il leader della NTT Pro Cycling non si riprende più dopo essersi staccato nei primi metri della storica salita e le telecamere non lo cercano praticamente più, correndo in solitaria. Alla fine è solo dodicesimo, come in classifica generale a 9’34 dalla maglia rosa di Wilco Kelderman (Team Sunweb). Dopo due settimane di belle prove, lo scalatore 38enne ha dovuto pagare il conto delle fatiche accumulate.

Per l’Italia rimane dunque un Giro d’Italia che, sotto il punto di vista della classifica, non fa sorridere. Fausto Masnada ad oggi è l’unico che, oltre ai due ‘grandi vecchi’ del nostro ciclismo, sembra poter fare classifica nei grandi giri, ma è comunque ancora da testare come capitano unico e corridore d’altissima classifica. Abbiamo alcuni talenti da svezzare, come Matteo Fabbro, onorevole 23° fino ad ora, ed Andrea Bagioli impegnato nella Vuelta, ma hanno bisogno ancora di tempo per potersi imporre come leader durante una corsa di tre settimane. Colmare il vuoto che ci sarà dopo Vincenzo Nibali sarà sicuramente difficile.

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Foto: Lapresse

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