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Giro d’Italia 2020, chi è João Almeida? La nuova maglia rosa: fin dove può arrivare? Si è staccato da Nibali e Fuglsang

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João Almeida è la nuova maglia rosa del Giro d’Italia 2020. Con uno scarto di soli 28 centesimi di secondo, il giovane ventiduenne della Deceuninck-Quick Step, grazie al secondo posto ottenuto nella cronometro di apertura di questa Corsa Rosa, e l’undicesimo posto odierno, è il nuovo leader della classifica generale davanti al vincitore di questa terza frazione Jonathan Caicedo. Un ragazzo completo, che quest’anno ha già dimostrato in varie occasioni di saper tenere la top ten nelle brevi corse a tappe. Ma fin dove potrà arrivare in questo Giro d’Italia?

João Almeida è nato il 5 agosto 1998 a Caldas da Rainha, in Portogallo. In questo 2020 si è classificato terzo alla Vuelta Burgos, secondo al Giro dell’Emilia, e terzo alla Settimana Internazionale Coppi e Bartali. In passato, da dilettante, ha corso tra il 2018 e il 2019 con la Hagen Berman Axeon, e nel 2017 con la formazione italiana della Unieuro Trevigiani. Due anni fa è arrivata l’annata della conferma di questo talentuoso portoghese, che ha conquistato la Liegi-Bastogne-Liegi Under 23 e il secondo posto al Giro d’Italia dilettanti dietro ad Alexandr Vlasov. 

Quest’anno si è ritrovato in forza al branco dei lupi della Deceuninck-Quick Step, con cui ha firmato un contratto biennale. Dopo neanche un stagione, João ha già dimostrato grandi cose, e il secondo posto nella cronometro di apertura del Giro, dietro ad uno spettacolare Filippo Ganna, ha subito convinto tutti quanti. Quest’oggi ha ceduto nel finale, ha pagato un po’ le rampe di Piano Provenzana, ma è arrivato al traguardo con soli 12″ di ritardo dal gruppo Nibali, dai più esperti e principali candidati alla maglia rosa. La maglia rosa è una responsabilità non da poco, soprattutto a soli ventidue anni e in mezzo ad una mischia di veterani pronti a sorprendere chilometro dopo chilometro. Almeida andrà messo alla prova giorno dopo giorno. Potrebbe essere un avversario in più per tutti quanti ed è un classe 1998, come il recente vincitore del Tour de France Tadej Pogacar, che all’improvviso ha saputo dimostrare che tutto può cambiare da un momento all’altro. 

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Foto: Lapresse

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