Ciclismo

Giro d’Italia 2020, chi sono gli uomini di classifica dopo la deriva di Thomas e Yates? La situazione: Vincenzo Nibali davanti a Fuglsang. E gli altri…

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La frazione odierna del Giro d’Italia, che prevedeva l’arrivo in quota sull’Etna, ha completamente stravolto le gerarchie tra gli uomini di classifica. Geraint Thomas (Ineos), malconcio per via di una caduta, è andato in crisi ancor prima dell’imbocco del vulcano e ha dovuto dire addio ai sogni di gloria. Simon Yates (Mitchelton-Scott), considerato il favorito per il successo nella terza tappa sicula di questa Corsa Rosa, ha avuto un passaggio a vuoto a circa dieci chilometri dalla cima dell’Etna e ha lasciato sul piatto oltre tre minuti nei confronti degli altri attesi protagonisti del grand tour nostrano.

A emergere, ora, è Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo). Lo Squalo dello Stretto si è dimostrato brillante e solo Wilco Kelderman, tra gli altri uomini di classifica, è riuscito a guadagnargli una manciata di secondi. Il messinese, tra i papabili per il trionfo finale, è quello che offre le maggiori garanzie dato lo storico nelle manifestazioni di tre settimane e le doti di fondo e recupero che possiede. Colui che oggi sembrerebbe essere il rivale più insidioso è Jakob Fuglsang (Astana), visto che da un paio d’anni a questa parte sta vivendo un’autentica seconda giovinezza. Il danese, però, in carriera vanta appena una top-10 in un grande giro, al Tour de France 2013, e storicamente tende a calare nella terza settimana.

Un discorso simile va fatto anche per quel Domenico Pozzovivo (NTT) apparso oggi brillantissimo. Il lucano è da sempre un atleta che si esalta soprattutto negli arrivi in quota della prima settimana, mentre col passare dei giorni tende a perdere un po’ di smalto. Ad ogni modo, in carriera vanta sei top-10 al Giro, sintomo che difficilmente andrà alla deriva. Chi, invece, non ha problemi a reggere le tre settimane e, anzi, dovrebbe crescere con il passare dei giorni è il neerlandese Steven Kruijswijk (Jumbo-Visma). Il Rosso di Neunen è arrivato a questa Corsa Rosa dopo un mese e mezzo ai box a causa dell’infortunio patito al Tour de France. Tuttavia, oggi ha perso appena cinque secondi dai nomi sopraccitati, a dimostrazione che sta già trovando il colpo di pedale dei giorni migliori. Non sarebbe per nulla sorprendente se fosse lui a emergere come nemesi di Nibali.

La copertina odierna, però, è per un altro neerlandese: Wilco Kelderman (Sunweb). Il 29enne di Amersfoort oggi ha sorpreso gli altri favoriti ed è riuscito a guadagnare loro dodici secondi. Una miseria, ma un corridore come lui, dotato di grande talento, ma storicamente poco solido dal punto di vista mentale, potrebbe acquisire fiducia da una giornata positiva. Wilco, quando sta bene, è forte a cronometro e se riuscisse a migliorare ulteriormente la sua posizione in classifica in questi primi quindici giorni, poi non sarebbe facile scalzarlo, poiché è in grado di tenere abbastanza bene le tre settimane.

E’ andato bene, oggi, anche Rafal Majka, il quale è arrivato insieme a Nibali, Fuglsang e Pozzovivo. Il polacco, però, il quale andava molto forte già alla Tirreno-Adriatico, non sembra avere grossi margini di crescita e a cronometro cederà parecchio. Ad ogni modo, la presenza di così pochi uomini che danno garanzie di poter far classifica alle loro squadre, unita al fatto che manca un sodalizio veramente forte, dato che l’Astana ha perso Lopez e Vlasov e la Mitchelton-Scott ha già visto il suo capitano sciogliersi come neve al sole, apre uno spiraglio alla possibilità di vedere questo Giro stravolto da una fuga bidone.

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luca.saugo@oasport.it

Twitter: @LucaSaugo

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Foto: Lapresse

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