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Giro d’Italia 2020, Demare superiore in volata e favorito per la maglia ciclamino. Sagan dovrà inventarsi qualcosa nelle tappe miste

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Il Giro d’Italia 2020 ci sta consegnando un vero e proprio dominatore in volata. Il francese Arnaud Dèmare (Groupama-FDJ) non ha fallito ancora uno sprint di gruppo durante questa corsa rosa: con il successo di Rimini nell’undicesima tappa, fa poker al Giro (raggiungendo un certo Bernard Hinault) e rende sempre più grande la sua candidatura per la maglia ciclamino, che veste sin da Matera. Dèmare comanda la classifica a punti a quota 220 e non sembra esserci nessuno capace di potergli strappare da dosso il simbolo del leader. O meglio, c’è soltanto un uomo che può mettere i bastoni tra le ruote al jet transalpino: Peter Sagan.

Il capitano della Bora-Hansgrohe è da sempre affezionato alle classifiche a punti, a testimoniarlo il record di sette maglie verdi al Tour de France, ed è arrivato nel Bel Paese con l’obiettivo dichiarato di vestire di ciclamino all’arrivo di Milano. La sua classica regolarità nei piazzamenti non ha però dato una mano alle ambizioni del tre volte campione del mondo, che volata dopo volata subiscono degli scossoni da parte di Dèmare. Fino ad ora non è riuscito mai a battere il francese, collezionando quattro secondi posti allo sprint (uno nella seconda tappa, dietro Diego Ulissi), ma è impossibile dimenticare la meravigliosa vittoria di ieri a Tortoreto: una fuga da lontano in una tappa piena di piccole salite, resistendo al ritorno del gruppo e arrivando da solo al traguardo, interrompendo il digiuno di successi che durava da 461 giorni, troppi per uno come lui. E se la chiave per ribaltare la situazione fosse proprio l’andare in avanscoperta?

Spulciando il Garibaldi, si può notare come il Giro offra soltanto due possibili arrivi in volata: la quattordicesima tappa, con arrivo a Cervia, con due salitelle di quarta categoria prima dell’arrivo, e la diciannovesima, quella ‘di recupero’ ad Asti. Poi la corsa rosa offrirà una gran moltitudine di montagne, a partire da domani con la Cesenatico-Cesenatico, farcita di cinque salite di terza e quarta categoria seguendo il percorso della Nove Colli. Una frazione che potrebbe dunque essere adatta ad un arrivo ristretto, e potrebbe essere la prima occasione per Peter Sagan di ricucire i 36 punti di margine da Dèmare, che non ha nella salita il suo terreno. Resta comunque un’impresa non da poco per lo slovacco, vista la forma del suo avversario allo sprint e la difficoltà di trovare ogni volta la fuga giusta per raccattare più punti possibile. Ma per il fenomeno della Bora-Hansgrohe, vincitore di tre mondiali e sette maglie verdi al Tour, nulla è impossibile…

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Foto: Lapresse

 

 

 

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