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Giro d’Italia 2020, dietrofront della EF. Fabrizio Guidi: “Abbassiamo i toni, abbiamo parlato presto. Comprendo gli attacchi”

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Sta continuando a fare discutere la richiesta della EF Pro Cycling di interrompere in anticipo il Giro d’Italia perché, a suo dire, la bolla sanitaria non è più sicura. La squadra americana ha inviato una lettera all’UCI, ma l’Unione Ciclistica Internazionale ha risposto picche e la Corsa Rosa è andata avanti regolarmente. La formazione ha ricevuto attacchi pesanti da più parti e oggi c’è stato un dietrofront, come traspare dalle dichiarazioni rilasciate dal direttore sportivo Fabrizio Guidi ai microfoni della Rai: “Tutto il gruppo che è qui vuole correre, ci teniamo ad arrivare fino alla fine, gareggiando con cuore e con la voglia di vincere. Noi abbiamo uno staff medico che fa certe valutazioni e sono usciti con questa lettera un po’ preoccupata, un po’ sopravvalutando la situazione“.

Lo stesso Guidi ha proseguito: “Bisogna stare alle regole della bolla e aiutare il Giro d’Italia, che non merita di essere martellato. Noi ci sentiamo sicuri fin dall’inizio, è chiaro che c’è una pandemia e ci sono dei rischi, ma noi vogliamo continuare. Alcuni si sono risentiti? Hanno ragione. Abbiamo parlato forse un po’ troppo presto. Dobbiamo continuare e vedere cosa succede con i tamponi. Io sono qui per finire il Giro. Bisogna abbassare i toni, noi per primi, e continuare a lavorare“.

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

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