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Giro d’Italia 2020: Domenico Pozzovivo respinto dal Piancavallo. Svanisce il sogno rosa del lucano

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Domenico Pozzovivo per gran parte della seconda settimana era parso brillantissimo. Sui muri di Tortoreto aveva mostrato i muscoli. Nonostante una foratura, era tornato sul gruppo dei favoriti e si era prodotto in uno scatto che aveva fatto male a molti. A Cesenatico, invece, sulle erte della Nove Colli, aveva fatto lavorare la squadra tutto il giorno, disintegrando letteralmente il plotone. A cronometro, come da pronostico, aveva perso parecchio tempo da Almeida e Kelderman, ma nei confronti di Nibali aveva lasciato sul piatto appena 7″. Ieri, al via della Rivolto-Piancavallo, il 38enne della NTT aveva lecite ambizioni di podio e sognava la maglia rosa.

Sulle rampe dell’erta friulana, però, Domenico è andato in crisi. Il Lucano è stato il primo a staccarsi durante il forcing della Sunweb di Kelderman e da quel momento non ha potuto far altro che giocare sulla difensiva. Al traguardo Pozzovivo ha perso 1’54” dal vincitore Tao Geoghegan Hart e ora si trova all’ottavo posto in classifica generale, a 3’50” dalla maglia rosa Joao Almeida e a 3’35” dal sopraccitato Wilco Kelderman, il quale occupa la seconda piazza.

Ormai il lucano non ha più chance di vincere il Giro d’Italia e anche il podio è un obiettivo quasi impossibile da raggiungere. Hindley e Geoghegan Hart, che insieme a Kelderman hanno staccato tutti sul Piancavallo, occupano rispettivamente il terzo e il quarto posto e hanno quasi un minuto su Domenico. Ora Pozzovivo si  trova, dunque, costretto a ripensare il suo Giro d’Italia.

Per provare a conquistare il podio servirebbe un attacco da lontano, ma Domenico dovrebbe trovare sulle Alpi una giornata decisamente diversa da quella vissuta sul Piancavallo. Dato una storica tendenza a calare nella terza settimana e le difficoltà palesate ieri, è più facile, ora, che Pozzovivo corra sulla difensiva, nel tentativo di difendere una top-10 che sarebbe comunque un grande risultato data l’età e le mille sfortune che lo hanno bersagliato negli ultimi anni.

Resta aperto uno spiraglio, inoltre, anche a un successo di tappa, che a Domenico, sulle strade del Giro, manca da otto anni. Tutte le frazioni con arrivo in salita della terza settimana, Madonna di Campiglio, Laghi di Cancano e Sestriere, si concludono su erte pedalabili, ove non necessariamente trionfa il più forte. Se Pozzovivo dovesse approcciare una di queste con i corridori che si giocheranno la maglia rosa, e questi si guardassero, allora l’alfiere della NTT potrebbe approfittare del marcamento tra i big per attaccare e provare ad arrivare al traguardo a braccia alzate.

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luca.saugo@oasport.it

Twitter: @LucaSaugo

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Foto: Lapresse

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