Ciclismo

Giro d’Italia 2020, è arrivata la neve! Stelvio, Piancavallo e Colle dell’Agnello a forte rischio: il percorso sará stravolto?

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Il maltempo ha fatto decisamente capolino in Italia nel corso di questo weekend di inizio autunno. Pioggia e neve si sono concretamente abbattute sulla nostra Penisola, in particolar modo al Nord. Una condizione meteo sostanzialmente in linea con la stagione, l’abbassamento delle temperature e le perturbazioni sono un fenomeno assolutamente normale nel mese di ottobre e siamo ormai entrati con entrambi i piedi nella brutta stagione. Gli appassionati di ciclismo speravano che il sole e un tiepido calore ci tenessero compagnia ancora per qualche giorno, ma purtroppo non è stato così e il Giro d’Italia deve fare i conti con questa situazione molto critica. Lo spostamento forzato della Corsa Rosa, tradizionalmente in programma a maggio ma rinviata a causa dell’emergenza sanitaria, ha rimescolato le carte in tavole e ora la kermesse rischia di essere stravolta dal maltempo.

La neve ha già fatto capolino su Stelvio, Piancavallo e Colle dell’Agnello, ovvero le salite simbolo che dovrebbero animare la seconda parte della competizione. I fiocchi bianchi potrebbero impedire ai ciclisti di affrontare queste ascese. Piancavallo è la sede di arrivo della tappa di domenica 18 ottobre: una salita di 14,5 m al 7,8% di pendenza media, estremamente dura e impegnativa dove si può davvero fare la differenza. Lo Stelvio è la Cima Coppi con i suoi 2758 metri d’altitudine, verrà affrontato durante la 18ma tappa (giovedì 22 ottobre): vetta posta a 37 km dal traguardo, fissato in salita ai Laghi di Cancano. Il Colle dell’Agnello con i suoi 2744 metri s.l.m. è una delle salite della durissima penultima tappa (sabato 24 ottobre), che prevede anche Izoard e Montgenevre, prima dell’arrivo in quota al Sestriere.

Queste tre tappe potrebbero essere rivoluzionate se davvero il maltempo continuerà a imperversare e la neve la facesse da padrona. Gli organizzatori stanno già pensando ai piani B e C, al momento non ancora pubblicamente svelati (si era parlato di Mortirolo e Colle delle Finestre, ma nulla di ufficiale). Si dovrà cercare di rimanere più bassi in quota e andranno trovate salite alternative non funestate dalla neve, anche se uno stravolgimento del percorso semplificherà il Giro d’Italia e lo renderà decisamente meno selettivo, rimescolando ancora una volta tutte le carte in tavola.

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

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