Ciclismo
Giro d’Italia 2020, i possibili scenari della seconda settimana. Pericolo imboscate a Tortoreto e Cesenatico
Domani inizierà la seconda settimana del Giro d’Italia 2020 con una frazione, la Lanciano-Tortoreto di 177 chilometri, potenzialmente insidiosa. Negli ultimi cinquanta chilometri, infatti, sono presenti ben sei muri. Erte molto brevi, ma dalle pendenze importanti. Il finale di questa tappa ricorda quello della Porto Sant’Elpidio-Porto Sant’Elpidio della Tirreno-Adriatico 2013 ove Nibali, in una giornata da tregenda, mandò in crisi Froome attaccando con Sagan e Joaquim Rodriguez. Al giorno d’oggi, però, lo Squalo dello Stretto non ha più l’esplosività degli anni d’oro, dote che, per la verità, già al tempo gli faceva un po’ difetto se non era al top, e su ascese di questo tipo potrebbe essere lui a pagare se due come Fuglsang e Kelderman decidessero di muoversi.
Il dì seguente sarà la volta di una tappa per sprinter che termina a Rimini, ma giovedì 15 il gruppo affronterà un’altra frazione potenzialmente esplosiva: la Cesenetico-Cesenatico di 203 chilometri. Il tracciato ripercorre quello della Nove Colli ed è un trionfo di salite di media lunghezza. Dato che le squadre dei favoriti, come si è visto in questa prima settimana, non sono particolarmente forti, questa potrebbe essere la giornata ideale per chi ha perso tempo e vuole provare a rientrare in classifica con una fuga da lontano.
Venerdì ci sarà una tappa semplice, la Cervia-Monselice, la quale, però, nel finale presenta due muri decisamente aspri che potrebbero essere indigesti a diversi velocisti. Sabato, invece, gli uomini di classifica non potranno più nascondersi perché dovranno affrontare i trentaquattro chilometri della cronometro che da Conegliano porta a Valdobbiadene. Sarà una prova dal tracciato movimentato, nel quale è presente anche il Muro di Cà del Poggio, ove si possono dare distacchi considerevoli.
Infine, chiude la seconda settimana la tappa in assoluto più dura di questi primi quindici giorni di Giro d’Italia. Si parte dalla Base Aerea di Rivolto e si affrontano, nell’ordine, Sella Chianzutan (10,6 km al 5,4%), Forcella di Monte Rest (7,4 km al 7,5%), Forcela Pala Barzana (13,3 km al 4,4%) e il Piancavallo (14,5 km al 7,8%). Quest’ultima è salita più dura di giornata nonché arrivo di frazione.
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luca.saugo@oasport.it
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Foto: Lapresse