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Giro d’Italia 2020, Jakob Fuglsang fa male in salita. E tra Tortoreto e Cesenatico potrebbe fare la differenza…

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Primi nove giorni di Giro d’Italia 2020 intensissimi. La prima parte della Corsa Rosa si è conclusa con la nona frazione, da San Salvo a Roccaraso, con l’arrivo in cima alla montagna abruzzese che però non ha riservato un vero e proprio scontro diretto tra i big in chiave classifica generale. Ci si sarebbe aspettato di più dalla tappa odierna, ma la terza settimana ha consigliato agli scalatori di non accelerare le operazioni. Domani il giorno di riposo prima di una seconda settimana senza grandi montagne ma comunque esplosiva. 

Jakob Fuglsang in ogni caso oggi ha lanciato un importante segnale verso tutti i rivali e, soprattutto, verso Vincenzo Nibali, ex compagno di squadra e avversario diretto in questo Giro. Il danese dell’Astana nell’ultimo chilometro ha fatto la differenza assieme all’olandese Wilco Kelderman: i due in poche centinaia di metri hanno guadagnato 6” su Pozzovivo, 14” su Bilbao e sul già citato Nibali, 18” sulla Maglia Rosa Almeida e addirittura 21” su Kruijswijk.

Sulle pendenze dure Fuglsang fa male, mentre ancora è da attendere al varco sulle grandi montagne della terza settimana. Nel frattempo però nei prossimi giorni avrà delle frazioni a disposizione per riuscire ancora a creare distacco. Corridore esplosivo, come ha fatto notare negli spettacolari trionfi tra Liegi-Bastogne-Liegi 2019 e Giro di Lombardia 2020, si potrà muovere al meglio sugli strappi che ci saranno nel finale a Tortoreto, o nella tappa della Gran Fondo Nove Colli con arrivo a Cesenatico.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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