Ciclismo
Giro d’Italia 2020, l’anno sfortunato di Elia Viviani. Anche oggi una caduta lo mette fuori gioco
E’ un Giro d’Italia a dir poco difficile per Elia Viviani. Il velocista della Cofidis dopo la delusione al Tour de France per non essere riuscito a mettere un sigillo nella Grande Boucle di quest’anno, era partito dalla Sicilia con la voglia di riscattarsi. Purtroppo sin qui la Corsa Rosa non gli ha ancora offerto questa opportunità, o forse è stato il veneto a non riuscire a coglierla.
Nella tappa di oggi Viviani è stato nuovamente preso di mira dalla sfortuna. A circa 32 km dal traguardo una moto al seguito della carovana ha toccato la ruota posteriore del ciclista della Cofidis facendolo cadere. L’azzurro si è rialzato e con tutta la squadra ha lottato come un leone per rientrare in gruppo, non prima di aver fatto sentire le proprie rimostranze all’organizzazione per quanto accaduto.
Viviani con i suoi compagni di squadra ha ripreso le ruote del gruppo a pochi chilometri dalla fine ma la fatica si è fatta sentire nello sprint che il veneto ha chiuso in decima posizione. Va da sé che i risultati ottenuti sin qui, il migliore è un 5° posto nella quarta tappa, non possono soddisfare il velocista italiano e la sua squadra.
In carriera Viviani ha vinto 5 tappe al Giro d’Italia e tutti si attendevano qualcosa in più, probabilmente lui per primo. Bisogna però contestualizzare quanto sta accadendo al velocista veneto. Il cambio di formazione, è passato dalla Deceuninck-Quick Step alla Cofidis, lo stop forzato a causa dell’emergenza legata al Covid-19, non gli hanno consentito di trovare la giusta forma, la giusta intesa con i compagni ed il giusto colpo di pedale. Siamo sicuri, però, che al campione azzurro basterà un solo successo di tappa per mettersi alle spalle questo periodo complicato, anche a causa della sfortuna, e tornare ad essere il velocista che tutti abbiamo apprezzato e sostenuto.
[sc name=”banner-article”]
salvatore.serio@oasport.it
Clicca qui per seguire OA Sport su Instagram
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
Foto: Lapresse