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Giro d’Italia 2020, le salite della seconda settimana: che battaglie sugli Appennini! E poi Piancavallo…

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Le sei tappe che caratterizzeranno la seconda settimana del Giro d’Italia 2020 partiranno dalla costa adriatica abruzzese, per culminare sulle Prealpi Bellunesi. Sarà una veloce e impegnativa risalita verso le Alpi, che si prenderanno la scena per tutta l’ultima settimana della Corsa Rosa, attraverso un continuo saliscendi appenninico tra Abruzzo, Marche ed Emilia-Romagna, passando per il Veneto, sino ad arrivare ai piedi delle Alpi in Friuli-Venezia Giulia. La prima vera sentenza avverrà nella crono individuale del Prosecco con il Muro di Ca’ del Poggio, prima del gran finale di domenica 18 ottobre sul traguardo di Piancavallo, una giornata tremendamente difficile che farà da preludio agli ultimi sei e decisivi giorni di Giro.

LE TAPPE E LE SALITE DELLA SECONDA SETTIMANA DEL GIRO D’ITALIA 2020

10^ tappa – Martedì 13 ottobre: Lanciano-Tortoreto, 177 km

Frazione mista con finale sui Muri del Teramano. Lasciata la costa si affronterà in sequenza il Muro del Tricalle con punte del 18%, presente nella città di Chieti. Passeranno 80 km prima di incontrare tre GPM nel circuito finale di Tortoreto. Il primo GPM significativo sarà quello Colonnella, con una pendenza media del 10% e punte del 18%, il Muro di Controguerra con i suoi picchi del 24%, e infine l’altro versante di Tortoreto con punte del 20%. Ultimo scollamento a 10 km dal traguardo. 

11^ tappa – Mercoledì 14 ottobre: Porto Sant’Elpidio-Rimini, 182 km

Tappa quasi completamente pianeggiante lungo la costa adriatica. L’unica breve deviazione riguarda la scalata al Monte San Bartolo salendo da Pesaro dopo aver percorso circa 100 km su strade rettilinee. È troppo lontano dall’arrivo per poter fare la differenza. 

12^ tappa – Giovedì 15 ottobre: Cesenatico-Cesenatico, 204 km 

Frazione che ricalca nella sua interezza il percorso della Gran Fondo Nove Colli. Eccezion fatta dei primi e gli ultimi 25 km, gli altri 150 km di percorso non presentano un attimo di respiro. Sarà un continuo susseguirsi di salite e di discese: Ciola (punte del 12%), Barbotto (17% nel finale), Perticare (lunga, impegnativa con picchi tra il 12 e 16%), Madonna di Pugliano (12% all’inizio) e Gorolo (14% sulle ultime rampe).

13^ tappa – Venerdì 16 ottobre: Cervia-Monselice, 192 km

Tappa caratterizzata da 150 km pianeggianti, che portano al primo passaggio in centro a Monselice dove inizia un circuito di circa 40 km molto impegnativo caratterizzato da due muri in sequenza. Dopo Galzignano Terme la corsa affronterà tre salite diverse: il Muro di Vallorto, con punte del 20%, la salita di Castelnuovo e il Roccolo, con picchi del 17%, e una discesa veloce su Cinto Euganeo condurrà al Muro di Calaone da Rivadolmo (max 18%) prima dell’ultima veloce parte di tappa.

14^ tappa – Sabato 17 ottobre: Conegliano-Valdobbiadene (34,1 km – cronometro individuale)

Tappa a cronometro molto impegnativa sullo sfondo dei vigneti del Prosecco. Il Muro di Ca’ del Poggio è posizionato dopo soli 7 chilometri con le sue pendenze fino al 19%. La parte successiva è un continuo di saliscendi tra le colline. Il rettilineo finale di 300 metri presenza una pendenza del 5.5%.

15^ tappa – Domenica 18 ottobre: Base Aerea Rivolto (Frecce Tricolori)-Piancavallo (185 km)

La seconda settimana del Giro 2020 terminerà con una tappa di montagna. Il primo GPM è quello del Sella Chianzutan, 10,6 km al 5,4% con punte del 9%. Passata Tolmezzo, seguirà il il GPM di Forcella di Monte Rest dove si segnalano alcune gallerie in tornante, con numerosi tornanti sia a salire sia a scendere nei suoi 7,4 km al 7,5% con picchi dell’11%. La discesa successiva porterà al GPM di Pala Barzana (13,3 km al 4,4%, max 11%). Una discesa abbastanza impegnativa, seguita da una galleria, condurrà ad un tratto pianeggiante fino ad Aviano, dove inizierà la salita finale. Ultimi 14,5 km interamente in salita. I primi 10 sono molto ripidi, sempre attorno al 9% con punte del 14%, poi la strada spiana e scende leggermente per ricominciare a salire con pendenze più moderate sull’8%. L’ultimo chilometro è piuttosto articolato sempre in leggera salita. Piancavallo sorge a 1280 metri d’altitudine in una conca del versante orientale del Monte Cavallo, sulle Prealpi Bellunesi.

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lisa.guadagnini@oasport.it

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Foto: Lapresse

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