Seguici su

Ciclismo

Giro d’Italia 2020: nella tappa delle polemiche si impone Josef Cerny

Pubblicato

il

Doveva essere la tappa più lunga del Giro d’Italia 2020, invece è stata la più discussa. L’organizzazione dei corridori ha preferito far dimezzare questa frazione per non incorrere in rischi per la salute a causa del maltempo. A festeggiare, al termine di un pomeriggio molto particolare, sul traguardo di Asti è stato il ceco Josef Cerny (CCC), che coglie il successo più bello della carriera. Resta in Maglia Rosa Wilco Kelderman: domani sul Sestriere si deciderà gran parte della classifica generale.

Il colpo di scena oggi è arrivato addirittura prima della partenza. Start che è stato posticipato di qualche minuto perché alcuni corridori sono andati a protestare con l’organizzazione: da lì la decisione ufficiale di neutralizzare la prima fase e ripartire da Abbiategrasso per una frazione di soli 124,5 chilometri. Tante le polemiche che si sono succedute, con i corridori che hanno percorso il primo tratto di strada sui bus delle squadre.

Corsa vera subito dopo il nuovo via: tanti gli scatti per portare avanti la fuga di giornata. A muoversi sono stati tre gran passisti del calibro di Simon Pellaud (Androni Giocattoli Sidermec), Victor Campenaerts (NTT) e Josef Cerny (CCC), lungo inseguimento da parte di undici uomini: Etienne Van Empel (Vini Zabù Brado KTM), Albert Torres (Movistar), Sander Armée (Lotto Soudal), Alex Dowsett (Israel Start-Up Nation), Giovanni Carboni (Bardiani CSF Faizanè), Nathan Haas, Marco Mathis (Cofidis), Iljo Keisse (Deceuninck-Quick Step), Simon Clarke, Lachlan Morton (EF Pro Cycling), Jacopo Mosca (Trek-Segafredo). I quattordici corridori davanti si sono raggruppati e il plotone ha provato, con la Bora-hansgrohe, a tappare il buco: la squadra di Peter Sagan in tutti i modi ha cercato di non lasciar spazio ai fuggitivi, ma in seguito si è dovuta arrendere. 

In quattordici dunque a giocarsi il successo. A circa 30 chilometri dal traguardo è iniziata la battaglia davanti, in sei si sono avvantaggiati: Sander Armée (Lotto Soudal),  Jacopo Mosca (Trek-Segafredo), Simon Pellaud (Androni Giocattoli Sidermec), Victor Campenaerts (NTT) e Josef Cerny (CCC). Sfruttando un momento di indecisione Cerny è riuscito ad evadere in solitaria, guadagnando una trentina di secondi sugli inseguitori: con le sue fenomenali dati da cronoman è riuscito a resistere, arrivando a braccia alzate. Alle sue spalle Campenaerts, poi un eccellente Jacopo Mosca a completare il podio.

Il plotone Maglia Rosa è giunto a oltre 11′ di ritardo.

[sc name=”banner-article”]

gianluca.bruno@oasport.it

Clicca qui per seguire OA Sport su Instagram
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: Lapresse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità