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Giro d’Italia 2020, Peter Sagan: “Mancano i tifosi, ma il Covid-19 passerà. Penso alla maglia ciclamino”

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Il 3 ottobre il Giro d’Italia 2020 prenderà il via. Una collocazione temporale anomala per la Corsa Rosa, ma in quest’annata sconvolta dal Covid-19 non poteva che essere così. Tra i protagonisti attesi ci sarà anche il tre volte campione del mondo su strada Peter Sagan che, dopo aver affrontato le difficoltà del Tour de France, è al via del Giro con la voglia di far bene.

Indubbiamente, un contesto molto particolare per le restrizioni dovute al protocollo sanitario, come sottolineato dallo stesso Sagan in conferenza stampa: “Preferivo il ciclismo prima del Covid-19, oggi è tutto complicato, abbiamo tante restrizioni, tanti esami da effettuare. E poi ci manca il contatto con i tifosi e penso che ai tifosi manchino le gare dal vivo. Ma non possiamo lamentarci: dobbiamo tenere duro per superare questo periodo. Spero che tutto questo passi il più velocemente possibile, anche se nessuno sa quanto ci vuole, ma prima o poi dovrà tornare tutto a posto“, le parole del corridore slovacco riportate dal sito di raisport. “La condizione è buona, lo era anche in Francia. Non ho fatto un brutto Tour: non posso dire che sia andato bene, ma neppure che sia andato male. Del resto il ciclismo è questo: una cosa è la condizione, un’altra i risultati. Io non sono caduto, ho ottenuto buoni piazzamenti, non ho rischiato nulla nelle tappe di montagna, ma mi è mancata un po’ di fortuna“, ha aggiunto il ciclista della Bora-Hansgrohe.

Tracciando quindi gli obiettivi per il Giro 2020, Sagan ha le idee chiare: “Voglio fare il meglio possibile: se riuscirò a vincere qualche tappa sarà un’ottima cosa e poi voglio capire se riesco a combattere per la maglia ciclamino“.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: LaPresse

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