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Giro d’Italia 2020: quanto può guadagnare Joao Almeida su Nibali, Pozzovivo e gli altri big nella cronometro di Valdobbiadene?

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Domani si svolgerà una delle frazioni chiave del Giro d’Italia 2020: la cronometro di 34 chilometri che da Conegliano va a Valdobbiadene. Dopo tredici giorni in cui la classifica è rimasta relativamente corta, se non altro per quanto concerne le prime tredici posizioni, nella prova contro il tempo che si snoda lungo le colline del Prosecco chi è più abile in questa disciplina potrà scavare solchi importanti. Stante quanto visto nella cronometro di Palermo, la maglia rosa Joao Almeida (Deceuninck-Quick Step) dovrebbe allungare ulteriormente sui suoi avversari. Vi è, però, da sottolineare che quella prova contro il tempo fu influenzata dal cambiamento del vento a gara in corso che rallentò coloro che partirono per ultimi, tra cui tutti gli uomini di classifica eccetto Yates e Thomas. Inoltre, la crono veneta è lunga più del doppio rispetto a quella sicula e presenta un tracciato molto duro. Dunque, non ci sarà da sorprendersi se le previsioni non verranno rispettate perfettamente.

Wilco Kelderman (Sunweb) e Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo), tra i favoriti della vigilia, sono quelli che, sulla carta, possono avvicinarsi di più ad Almeida. Il primo negli ultimi anni, a causa di molti problemi fisici, ha faticato a cronometro, ma già alla Tirreno-Adriatico ha sfornato una prova abbastanza convincente. E’ bene ricordare che, in passato, Kelderman era uno specialista di questo tipo di prove, tanto che nella crono di Logroño della Vuelta 2017, la quale misurava quaranta chilometri, fu secondo a 29″ da Chris Froome. In quella prova, inoltre, rifilò a Nibali, che giunse terzo, 28″. Per quanto concerne lo Squalo dello Stretto, invece, vale la pena sottolineare che nelle cronometro lunghe dei grandi giri in cui ha fatto classifica, dal 2013 a oggi, è arrivato solo una volta fuori dalla top-6 (al Giro 2016 ndr.). Verosimilmente Joao, Vincenzo e Wilco finiranno distanziati da qualche decina di secondi al massimo.

Soffriranno un po’ di più Jakob Fuglsang (Astana), storicamente discontinuo e autore di una brutta prova a Palermo, e Tao Geoghegan Hart (Team Ineos), il quale è a sua volta un cronoman di discreto livello che ha sfornato qualche bell’exploit in passato, come ad esempio il terzo posto, davanti anche a gente come Ganna e Bjerg, sui 34 chilometri di San José al Giro di California 2018. La forbice tra il miglior scenario possibile e il peggiore, nel loro caso, è molto ampia. Potrebbero perdere pochi secondi da gente come Almeida, Kelderman e Nibali, ma anche oltre un minuto.

Dovranno provare a limitare i danni almeno sotto i due minuti, invece, Domenico Pozzovivo (NTT), Rafal Majka e Patrick Konrad (Bora-Hansgrohe), Jai Hindley (Sunweb), Fausto Masnada (Deceuninck-Quick Step) e Antonio Pedrero (Movistar). Potrebbe fare un tempo vicino a quello dei migliori, al contrario, Pello Bilbao (Bahrain-McLaren), il quale è campione spagnolo di specialità. Ci si aspetta una grande prova, infine, dal giovanissimo statunitense Brandon McNulty (UAE Team Emirates). Il nativo di Phoenix è stato iridato di specialità tra gli juniores ed è andato due volte a medaglia ai Mondiali U23. Oltretutto, a Palermo ha sfornato una prestazione eccellente in relazione al vento trovato durante la prova. E’ sempre difficile fare pronostici su ragazzi giovani come lui e Almeida, ma Brandon potrebbe anche guadagnare su tutti gli altri uomini di classifica.

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luca.saugo@oasport.it

Twitter: @LucaSaugo

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Foto: Lapresse

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