Ciclismo

Giro d’Italia 2020, rischio Covid. Mauro Vegni: “Rispetteremo i protocolli e porteremo a termine la corsa. Abbiamo alternative per la terza settimana”

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Prosegue oggi, venerdì 9 ottobre, l’edizione 2020 del Giro di’Italia, con la settima tappa, la sesta in linea: sono 143 i km da Matera a Brindisi. Prima del via Mauro Vegni, direttore della Corsa Rosa, ha parlato a RaiSport e le sue dichiarazioni sono state riportate da TuttoBiciWeb.

Sulla cancellazione della Parigi-Roubaix: “Non posso che essere dispiaciuto, perdiamo una delle classiche più importanti del mondo, una icona del nostro sport al pari della Sanremo. E sono dispiaciuto per l’amico Prudhomme ed il suo team, so quanti sforzi sono necessari per organizzare un evento simile e capisco che l’essere costretto ad annullarlo per obblighi non sportivi dia un po’ fastidio“.

Passando al Giro: “Abbiamo due temi di preoccupazione: il problema Covid ed il problema ultima settimana. Sul primo non possiamo fare altro che vigilare, continuare ad assicurare alla corsa la massima sicurezza e impegnarci a rispettare tutti protocolli che sono stati definiti. L’ultima settimana è un problema che al momento non è un problema, perché abbiamo già studiato tutte le soluzioni necessarie per portare a termine con successo il Giro d’Italia senza snaturarne il disegno“.

Infine un bilancio delle prime frazioni: “Ancora una volta la fortuna ha dimostrato di essere cieca, ma la sfiga ci vede benissimo, visto che nelle prime tappe abbiamo perso Lopez, Vlasov e addirittura un pretendente certo alla vittoria finale come Geraint Thomas. Questa situazione, di contro, ha aperto la strada a nuove figure, come quella di Filippo Ganna che a Camigliatello Silano ha firmato davvero un’impresa eccezionale. Ogni giorno abbiamo avuto gare avvincenti, spettacolari, combattute. E visitato posti meravigliosi, come Matera, che ci ospita questa mattina“.

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roberto.santangelo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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