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Giro d’Italia 2020: spettacolo nella decima tappa, numero da fenomeno di Peter Sagan. Perde oltre un minuto Fuglsang

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Le notizie delle positività al Covid-19 di Matthews e Kruijswijk e i ritiri di Jumbo-Visma e Mitchelton-Scott avevano sconvolto quest’inizio di seconda settimana al Giro d’Italia 2020. C’è stato bisogno di tornare in gara nella decima tappa per rivedere uno spettacolo assoluto. Percorso da classica, clima nordico con la pioggia che è arrivata all’improvviso: a vincere non poteva non essere un campione assoluto. Peter Sagan è andato in fuga e in solitaria ha staccato tutti i rivali, trionfando in modo meraviglioso sul traguardo di Tortoreto, agguantando il primo trionfo in carriera nella Corsa Rosa. Battaglia anche tra gli uomini di classifica, con Joao Almeida che resta in vetta. 

Inizio di frazione assolutamente scoppiettante. Il gruppo non ha lasciato andar via nessuno e si sono susseguiti gli attacchi: una prima ora percorsa a velocità folli. Più volte si sono formati drappelli al comando, ma il plotone si è messo sempre ad annullare ogni azione. Alla fine, di forza, sul primo GPM di giornata, quello di Chieti, si sono avvantaggiati Peter Sagan (Bora-hansgrohe) e Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers). Successivamente su di loro si sono riportati Ben Swift (Ineos Grenadiers), Simon Clarke (EF Pro Cycling), Dario Cataldo, Davide Villella (Movistar), Jonathan Restrepo (Androni Giocattoli-Sidermec). In un primo momento davanti anche Giulio Ciccone, che ha preferito però rialzarsi e tornare al fianco di Vincenzo Nibali in gruppo. Groupama-FDJ, con Arnaud Démare in prima persona a contribuire, e poi UAE Emirates non hanno lasciato troppo spazio ai fuggitivi, che hanno raggiunto un margine massimo di 4′.

Entrati nella fase finale si è accesa la corsa, con l’attacco sullo strappo di Tortoreto di Cataldo: l’unico che ha pagato le conseguenze è stato Clarke. Nel frattempo nel gruppo la NTT ha cambiato passo, mettendo tutti in difficoltà e andando a recuperare praticamente tutto il distacco dai fuggitivi. Spettacolo assoluto a circa 20 chilometro dal traguardo, con colpi di scena a non finire. Foratura per Pozzovivo, costretto ad inseguire, nel frattempo però è scattato in discesa Pello Bilbao (Bahrain-McLaren) che si è riportato su quasi tutti gli attaccanti della prima ora. Gli ultimi a resistere sono stati Peter Sagan e Ben Swift. 

Bilbao si è riportato sul duo di testa sull’ultimo strappo di Tortoreto a 12 chilometri dal traguardo. Nonostante ciò un mostruoso Sagan ha rilanciato l’andatura, staccando l’iberico. In gruppo invece ci ha provato la Maglia Rosa Joao Almeida, superato da un memorabile Pozzovivo, che è stato il primo a scollinare in vetta tra i big. Nella discesa successiva Sagan ha aumentato il margine, mentre anche Fuglsang è stato colpito da una foratura, perdendo una trentina di secondi dai rivali. 

Il plotone Maglia Rosa è andato a riprendere Bilbao, mentre Sagan si è involato verso un trionfo magistrale. Alle sue spalle eccellente Brandon McNulty (UAE-Team Emirates), che ha guadagnato qualcosina sul plotone regolato da Almeida. Difficoltà netta per Fuglsang a oltre un minuto dagli avversari diretti. 

LA CLASSIFICA GENERALE AGGIORNATA

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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