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Giro d’Italia 2020, Vincenzo Nibali: cronometro non esaltante. Il podio resta alla portata, per la vittoria si fa dura

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45’34”, a 44.901 km/h di media. I numeri però dicono poco. La prestazione poteva essere sicuramente migliore. Vincenzo Nibali, non esaltante, esce con le ossa rotte dalla quattordicesima tappa del Giro d’Italia 2020, la cronometro individuale di 34,1 chilometri da Conegliano a Valdobbiadene. Il siciliano sarà costretto a cambiar passo sin da domani per continuare a sognare in grande verso Milano.

Ci si aspettava sicuramente qualcosa in più dal siciliano che in carriera ha alternato prove contro il tempo eccezionali a controprestazioni. Quella di oggi è stata una via di mezzo, ma, in un Giro fino ad ora così equilibrato, con le cronometro che fanno la differenza, serviva assolutamente fare meglio. I distacchi sono chiari: quasi 1’30” perso dalla Maglia Rosa Joao Almeida, oltre un minuto da Wilco Kelderman, addirittura 17” anche da Rafal Majka.

Ora non c’è più margine d’errore, anzi, dall’arrivo in salita di domani in quel di Piancavallo, passando per le Alpi della terza settimana, sarà fondamentale trovare il passo giusto ed attaccare per provare a ribaltare la situazione. Per la vittoria finale infatti si fa dura: 2’30” di ritardo da Almeida, 1’34” da Kelderman. Staccare entrambi non sarà facile, ci sarà bisogno di uno Squalo magistrale sulle montagne. Il podio invece resta ampiamente alla portata: solamente 19” dalla terza piazza di Pello Bilbao, con però tutti gli altri rivali che sono vicinissimi.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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