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Giro d’Italia 2020, Vincenzo Nibali e un inizio in salita: lo Squalo litiga con il vento, Thomas e Yates scappano via

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Vincenzo Nibali sperava di incominciare meglio la sua avventura al Giro d’Italia 2020. Lo Squalo sapeva di doversi difendere nella cronometro d’apertura ed era ben consapevole di dover limitare i danni in avvio della Corsa Rosa, ma si auspicava di essere decisamente più vicino agli altri favoriti per il successo finale. Il siciliano, invece, ha pagato aspramente dazio sulle strade di casa e la classifica dopo i primi 15,1 chilometri contro il tempo non è certamente delle migliori: 1’06” di ritardo da Geraint Thomas e 40” da Simon Yates. I due britannici sono stati indubbiamente più bravi nella prova contro il tempo, ma ad aiutarli c’è stato anche il vento: folate favorevoli li hanno supportati nel tratto tra Monreale e Palermo, mentre Eolo non ha sorriso a Vincenzo Nibali, il quale non ha potuto beneficiare dell’aiuto della brezza.

I suoi avversari diretti sono stati più lungimiranti nella scelta della finestra in cui partire, hanno scelto di scattare nella prima parte del pomeriggio e questa decisione tattica si è rivelata decisamente vincente. L’alfiere della Trek-Segafredo, insieme al suo staff, credeva che le condizioni non cambiassero più di tanto nel corso del pomeriggio e invece è stato beffato, perdendo tempo prezioso per un uomo che punta alla conquista della maglia rosa. Incominciare una corsa di tre settimane con una zavorra di oltre un minuto da un big del calibro di Thomas non è certamente confortante e di buon auspicio. Enzo può ritenersi soddisfatto per essere stato decisamente migliore di Jakob Fuglsang e Rafal Majka (partiti pochi istanti dopo di lui), ma ovviamente non può bastare per farlo sorridere.

Tecnicamente la sua prestazione è stata valida e la sua condizione è parsa in crescendo, come si era già intravisto domenica scorsa ai Mondiali. Si deve ripartire da queste sensazioni, ma c’è già l’obbligo di rimontare. L’arrivo in salita sull’Etna, in programma tra un paio di giorni, rappresenterà già un crocevia importante per le ambizioni di Vincenzo Nibali nella corsa verso il Trofeo Senza Fine.

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

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