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Giro d’Italia 2020: Vincenzo Nibali in difficoltà sullo Stelvio. Sfumano podio e top5: forma mai arrivata

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Vincenzo Nibali ha dovuto definitivamente alzare bandiera bianca al Giro d’Italia 2020. Si sperava in un colpo di mano da parte dello Squalo nella tappa regina, ci si auspicava un’invenzione del siciliano sul Passo dello Stelvio e sulla salita dei Laghi di Cancano, ci si attendeva un attacco del fuoriclasse per cercare di ribaltare la classifica generale, ma purtroppo il 35enne si è staccato troppo presto sulla Cima Coppi di questa Corsa Rosa e si è chiamato fuori dai giochi. Il capitano della Trek-Segafredo non aveva semplicemente la gamba dei giorni migliori: lo si era capito anche nei giorni scorsi (nella Cronometro della Prosecco e sull’ascesa di Piancavallo), il tappone alpino non ha purtroppo invertito la rotta e Vincenzo NIbali ha dovuto chinare il capo in maniera mesta.

Stiamo parlando di un fenomeno assoluto, dell’icona indiscussa del ciclismo italiano degli ultimi dieci anni. Ha vinto due Giri d’Italia, un Tour de France, una Vuelta di Spagna, due Giri di Lombardia, una Milano-Sanremo. Un talento indiscusso e indiscutibile. Semplicemente quest’anno la forma non è mai arrivata. Vuoi per il lungo stop dovuto all’emergenza sanitaria, vuoi per un allenamento non ottimale, vuoi per il calendario stravolto a causa della pandemia, vuoi per una squadra praticamente inesistente in questa competizione. Tre anni fa aveva attaccato in discesa dallo Stelvio e aveva trionfato a Bormio, l’anno scorso aveva concluso in seconda posizione dopo le tre settimane di gara, questa volta non è invece mai stato in lotta per qualcosa di importante.

Al termine di questa giornata non è sfumato soltanto il sogno del terzo sigillo al Giro d’Italia, ma si è dovuto dare l’addio anche alla possibilità di salire sul podio e di chiudere quantomeno nella top-5. Lo Squalo si trova infatti in ottava posizione a 5’47” dalla maglia rosa Wilco Kelderman. Il terzo posto del britannico Tao Geoghegan Hart è distante 5’35”, il quinto posto del portoghese Joao Almeida è lontano 3’31”. Distacchi impossibili da recuperare anche perché mancano soltanto la tappa con le tre salite del Sestriere (non impossibile) e i 15,7 km della cronometro conclusiva a Milano. Vincenzo Nibali saluta il Giro d’Italia senza avere mai inciso e ora deve guardare al 2021, le Olimpiadi sono il grande obiettivo del prossimo anno, provando magari a ruggire anche in altre occasioni, con la speranza che la forma ritorni.

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

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