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Golf, Martin Laird completa la favola e trionfa al Shriners Hospitals for Children Open 2020. Wolff e Cook battuti al playoff

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Dopo un incredibile salvataggio alla 71esima buca del torneo, lo scozzese Martin Laird sembrava ormai avere lo Shriners Hospitals for Children Open 2020 in sacca. Un bogey alla 18 ha però drasticamente mutato la situazione e l’evento si è deciso così in uno spettacolare playoff a tre con gli americani Matthew Wolff e Austin Cook. Due buche più tardi, sempre a quella “magica” 17, l’europeo ha portato a termine il proprio lavoro con un gran birdie, ponendo fine al suo digiuno da vittorie che durava da oltre sette anni.

Al TPC Summerlin di Las Vegas dunque Laird si è rivelato bravo e fortunato, nel tipico stile della città. In particolare, nel suo -3 finale, si può e deve rimarcare un eagle alla 9 davvero magico, con una palla malamente infossata in bunker e sotto sponda, che il britannico ha spedito dolcemente in fondo alla buca. Non sono dunque bastati i due giri in -5 di Wolff e Cook, che hanno recuperato come possibile prima di dover alzare bandiera bianca al giocatore più regolare e consistente di questa settimana. Si tratta della quarta affermazione sul PGA Tour per il trentasettenne Laird, che curiosamente vantava già tra queste un successo al playoff in quel di Las Vegas, la sua prima di sempre.

A rendere ancora più speciale la situazione è che Laird non era nemmeno sicuro di poter giocare. Mentre si preparava in primavera per il ritorno del golf dalla pandemia COVID-19, egli si è infatti strappato il menisco del ginocchio sinistro e ha subito un intervento chirurgico, rimanendo fermo da lì in avanti. Aveva ancora lo status che è stato congelato a causa del lockdown, ma è caduto così in basso nell’ordine di merito che ha dovuto usare un’esenzione tramite sponsor per poter giocare questo weekend. E la ha sfruttata al meglio, visto che oltre al prestigio ora per il 37enne scozzese è scattata la qualifica per il Masters di aprile.

Quarto si è piazzato il messicano Abraham Ancer, che ha sfruttato al meglio due birdie finali per chiudere da solo ai piedi del podio con los core di -20. Il campione degli U.S. Open Bryson DeChambeau ha chiuso in ottava posizione con un 66 finale che lo ha lasciato a -18, cinque colpi dalla testa.

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michele.brugnara@oasport.it

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Foto: LaPresse

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