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Golf, Renato Paratore guida la pattuglia azzurra per l’Italian Open 2020. A Chervò si disputa la 77esima edizione
Una lunga e incerta attesa ha preceduto, nei mesi scorsi, la definitiva conferma della presenza dell’Italian Open 2020 nel calendario dello Europea Tour. Alla fine, tuttavia, la 77esima edizione del torneo italiano è stata ufficializzata per questa settimana, seppur spostata da Roma allo stupendo e stravagante panorama del Chervò Golf Club San Vigilio di Pozzolengo, nei pressi del Lago di Garda dalla parte di Brescia. L’evento ha inoltre aumentato il proprio montepremi fino ai 7 milioni di euro complessivi, un bottino ghiotto che ha fatto gola a parecchie figure di alta caratura e che ha dunque garantito un field di ottima qualità.
La storia dell’Open d’Italia parte da molto lontano, dal 1925, anche se il torneo è entrato a far parte del calendario dello European Tour più avanti, nel 1972. Dal 2017, inoltre, il prestigioso riconoscimento nelle tappe delle Rolex Series. Storicamente si tratta di un evento che continua a cambiare la propria località e in generale qui gli score sono sempre stati piuttosto bassi in quanto a media score. Questo storico trend potrebbe decisamente cambiare a Chervò, un percorso che presenta delle insidie di base maggiori a quello dell’Olgiata. Ideato dall’architetto Kurt Rossknecht il comprensorio golfistico presenta un totale di 36 buche divise in tre percorsi: Solferico, Benaco, che rappresentano rispettivamente front 9 e back 9 del programma di gioco, e San Martino) più nove esclusive (Pozzolengo). Il design offre un panorama unico, ricco di storia e di tradizione in perfetto stile italiano. I fairways sono ondulati e sono presenti alcuni ostacoli d’acqua che complicheranno ulteriormente le cose per i contendenti al titolo.
Tra i protagonisti che sono pronti a illuminare la 77esima edizione ci sono il campione uscente austriaco Bernd Wiesberger, l’inglese Lee Westwood, il tedesco Martin Kaymer e il danese Thorbjorn Olesen. Proverà ad andare a caccia del back to back l’iberico Adrain Otaegui, che domenica si è laureato campione in Scozia, e poi tanti altri, dall’olandese Joost Luiten al transalpino Victor Perez. Sfortunatamente, come ampiamente annunciato, il tre volte vincitore e stella più luminosa del movimento azzurro Francesco Molinari non sarà presente. Tuttavia il nostro Paese potrà contare come ogni anno su un enorme quantità di rappresentanti, capitanati da un Renato Paratore che sta attraversando un momento di forma certamente positivo come dimostra la ancora fresca affermazione al British Masters. Ecco una lista completa degli azzurri che saranno al via giovedì mattina a Chervò: Guido Migliozzi, Nino Bertasio, Edoardo Molinari, Lorenzo Gagli, Francesco Laporta, Lorenzo Scalise, Matteo Manassero, Aron Zemmer, Enrico Di Nitto, Federico Maccario, Andrea Sarracino, Andrea Romano, Giulio Castagnara, Stefano Mazzoli, FIlippo Bergamaschi, Tommaso Perrino.
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Foto LM/LPS/Sergio Bisi