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Golf, Scottish Championship 2020: l’European Tour torna a St. Andrews, Renato Paratore può stupire
Superato lo spettacolo del BMW PGA Championship la stagione dello European Tour di golf torna in Scozia a St. Andrews. Questa settimana si giocherà infatti lo Scottish Championship presented by AXA 2020, seppur il percorso non sia quello iconico dell’Old Course ma quello di Fairmont, distante poco più di cinque chilometri e soprattutto approssimativamente cinquecento anni di storia. Se il primo è infatti la casa originaria di questo sport risalente a metà del 1500, il percorso sui quali i giocatori si sfideranno nel weekend è stato aperto nel nuovo millennio, precisamente nel 2001. Un campo che nonostante regali panorami mozzafiato, non può certamente considerarsi all’altezza del cugino nel design.
Ideato dalla combinazione delle menti di Gene Sarazen e Sam Torrance, il Torrance Course di Fairmont non ha mai goduto di recensioni eccellenti nel complesso ed è sempre rimasto un po’ ai margini dell’immaginario collettivo. Un par 72, classico links scozzese lungo 7,230 yard, che nel 2009 ha visto l’aggiunta di otto nuove buche per preparare lo Scottish Seniors Open e il successivo Open Golf Championship del 2010. L’anno scorso qui si è disputata una tappa di qualificazione per l’Open.
Le previsioni meteo sono buone, di asciutto con vento abbastanza calmo, anche il fresco potrebbe rappresentare una vera sfida. I protagonisti saranno come al solito tanti britannici con l’inglese Aaron Rai, Lee Westwood e Chris Wood a trascinare il gruppo. Tra gli altri rispunta lo svedese Sebastian Soderberg dopo la positività al virus, il sudafricano Brandon Stone e i veri padroni di casa Stephen Gallacher e Marc Warren. L’Italia si presenta invece con contingente molto ridotto. Molte delle speranze sono racchiuse sul più in forma dei nostri portacolori, il romano Renato Paratore che arriva dalla ottima top 10 di Wentworth. Con lui è presente a St. Andrews anche Lorenzo Scalise.
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Foto: LaPresse