Tokyo 2021
Italiani senza bandiera a Tokyo 2020 e soldi a rischio per Milano-Cortina 2026? Domani la riunione del Comitato Esecutivo CIO sui temi
Prevista per domani un’importante riunione del Comitato Esecutivo del CIO. Come riporta Piero Guerrini dalle pagine di Tuttosport, sarà affrontato anche il tema della questione italiana, con la legge sullo sport rimasta finora a livello di bozza, ma che preoccupa parecchio il Comitato Olimpico Internazionale circa l’indipendenza dello sport dalla politica.
Il tema non è il principale della giornata, ma è comunque caldo, perché potrebbe portare a conseguenze sia nell’immediato che nel futuro. A rischio, infatti, c’è la partecipazione italiana a Tokyo 2020 (nel 2021) sotto bandiera tricolore: gli atleti potrebbero partecipare soltanto a livello individuale e senza poter indossare la maglia azzurra. Ma a temere sono anche i finanziamenti per Milano-Cortina 2026: per i Giochi invernali, infatti, sono previsti 925 milioni, che a questo punto rischiano di rimanere bloccati senza garanzie sull’indipendenza del CONI.
Va ricordato quanto afferma la Carta Olimpica: “Ogni Comitato Olimpico nazionale deve assicurare il rispetto della carta olimpica, preservare la propria autonomia e resistere a pressioni di qualsiasi tipo incluse a titolo esemplificativo ma non esaustivo, pressioni politiche, giuridiche, religiose o economiche, che potrebbero impedire di adempiere alla Carta Olimpica“. Il Comitato Esecutivo “può adottare le decisioni più appropriate perla protezione del Movimento olimpico nel Paese di un Comitato Olimpico nazionale, compresa la sospensione o il ritiro del riconoscimento, se la legge o altre norme in vigore o qualsiasi atto sia di ostacolo all’attività e alla libera espressione del comitato nazionale. Al comitato stesso sarà offerta l’opportunità di essere ascoltato prima di adottare una decisione“.
Il tutto, dopo un anno di discussioni che, per il momento, non sono state di particolare aiuto nella soluzione della questione, nonostante i continui tentativi di mediare effettuati da Giovanni Malagò, attuale numero uno del CONI.
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federico.rossini@oasport.it
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Foto: LaPresse
OLIMPIONICO
9 Ottobre 2020 at 23:31
Il ministro spadafora ed i suoi collaboratori O non capiscono O dimostrano di calpestare la CARTA OLIMPICA e l’ Onore di noi SPORTIVI ITALIANI. VERGOGNA ! E’ ora che qualcuno gli dia la sveglia agendo subito.