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Ciclismo
‘La Fagianata’ di Riccardo Magrini: “Vedo Nibali da podio, Thomas favorito. Attenzione a Fabbro”
Anche quest’anno vivremo il Giro d’Italia in compagnia di Riccardo Magrini, noto e amato commentatore tecnico di Eurosport. La sua ‘Fagianata’ ci consentirà di analizzare i temi salienti di ogni tappa, andando ad evidenziare anche le sfumature più nascoste. Un appuntamento giornaliero da non perdere per gustarsi al meglio la Corsa Rosa. Oggi, alla vigilia della cronometro Monreale-Palermo, andremo ad analizzare con Riccardo le prospettive di una corsa che si preannuncia ricca di variabili.
IL PARTERRE DEL GIRO D’ITALIA, TOLTI POGACAR E ROGLIC, E’ DAVVERO INFERIORE A QUELLO DEL TOUR?
E’ un parterre che merita grande attenzione. Ci sono vincitori del Tour de France come Nibali e Thomas, uno che ha fatto podio come Kruijswijk. E poi Fuglsang, Simon Yates…I corridori ci sono. Ce ne sono 5-6 che se la giocheranno. Non è così male come il lotto dei partenti. Il percorso farà la differenza, è esigente e delicato. La prima parte non è semplice, al terzo giorno sei subito sull’Etna e potresti pagare. L’ultima settimana è dura.
IL PERCORSO DEL GIRO E’ MOLTO DIVERSO DA QUELLO DEL TOUR
Quest’anno il percorso si differenzia molto dal Tour, soprattutto per i 62 km a cronometro, il doppio di quelli del Tour. Il percorso è disegnato bene, ‘sfiamma’ subito. La tappa di Matera non è da prendere sottogamba, poi avremo un bel test a Roccaraso. Nei primi 9 giorni non c’è grande respiro. La seconda settimana è un po’ quella dove si rifiaterà di più. Poi nella terza settimana ci si gioca tutto. Sarà un Giro divertente. Le volate saranno d’alto livello.
CADUTE, COVID, FREDDO: POTRA’ SUCCEDERE DI TUTTO…
Bisogna essere un po’ ottimisti. Il Covid è in una fase di aumento di contagi. Il freddo ci sarà di sicuro, però abbiamo avuto anche dei mesi di ottobre molto belli. Io non la vedo così brutta. Anche nel 1984 c’era lo Stelvio e non si fece perché c’era il pericolo di valanghe. La differenza è che se nevica adesso, fino al giorno prima puoi spalarla, mentre a maggio non è possibile. Quando vai a 2000 metri la discesa non è sicuramente agevole e il freddo si farà sentire.
VINCENZO NIBALI DA PODIO?
Nibali me lo aspetto per il podio. E’ l’unica certezza che abbiamo. Quando si presenta alle corse sembra sempre che un po’ ‘pianga’, ma poi anche al Mondiale è andato bene. So che ha una discreta condizione. Lui mette un po’ le mani avanti perché non vuole la pressione addosso, perché è l’unico che ci può salvare. Altrimenti sarà un’egemonia di inglesi e danesi. Kruijswijk non penso sia venuto qua per fare la comparsa, anche se mi convince un po’ meno perché forse è un filo indietro di condizione per l’infortunio alla clavicola. Comunque per Nibali io ci credo, l’unico problema per lui è che un minuto da Thomas lo perderà nelle tre cronometro, questo significa partire ad handicap.
GERAINT THOMAS FAVORITO NUMERO UNO
Per me Thomas è il favorito numero uno, poi dietro ci metto Fuglsang e Nibali. Il danese l’ho visto maturato. Si è lasciato andare e ha spiegato che, dopo anni di sudditanza nei confronti dei capitani Nibali, Aru e poi Lopez, finalmente è diventato leader e questa condizione mentale gli ha fatto bene. Vlasov lo vedo molto giovane, però è l’anno dei giovani e magari può anche vincere il Giro, chi lo sa. Però non mi convince perché è troppo giovane e mi sembra che in Astana, per come corrono, privilegeranno Fuglsang. Poi c’è Majka che può arrivare nei cinque.
SIMON YATES LO VEDI UN GRADINO SOTTO?
Simon Yates parte un gradino dietro, però può essere il guastatore. Due anni fa aveva dominato il Giro, poi aveva preso quella batosta sul Colle delle Finestre. In salita è difficile che lo stacchi, a cronometro non è fermo e può cacciare anche le tappe.
POZZOVIVO E MASNADA: TOP10 POSSIBILE?
Pozzovivo potrebbe finire nei 10, Masnada credo che andrà a caccia di tappe e una potrebbe anche vincerla. Penso che la Deceuninck farà classifica con Knox. A loro interessano più le tappe.
FABBRO POSSIBILE RIVELAZIONE?
Fabbro nei primi 10 ce lo vedo. E’ maturato, in salita va forte, conosce le strade del Friuli. Il suo problema è la cronometro, già domani perde quasi un minuto. Potrebbe essere la sorpresa per la classifica, poi abbiamo Ballerini e Masnada che punteranno alle tappe.
COSA ASPETTARSI DA ELIA VIVIANI?
Viviani secondo me farà un bel Giro, al Tour gli mancava il ritmo, il lockdown ad alcuni ha fatto più male che ad altri, lui preparava le Olimpiadi ed è stato scombussolato. Può contare su Consonni, con il quale potrebbe aver trovato un buon feeling al Tour.
PETER SAGAN, UNA DELLE STAR DEL GIRO
A Sagan potrebbe aver fatto bene disputare il Tour ed ora potrebbe avere un’altra gamba. In Francia non ha vinto, ma era spesso nella top5. Qui ha almeno 6 tappe in cui può vincere. Gaviria nella volata tradizionale è superiore, ma Sagan potrebbe far bene su alcuni arrivi ‘simpatici’ come Matera.
CHI VINCE DOMANI NELLA CRONOMETRO?
Ganna è favorito. Per me il podio sarà Ganna, Dennis e Campenaerts, Thomas finisce quarto.
QUANTO PUO’ PERDERE NIBALI DA THOMAS DOMANI?
Domani Nibali perde una ventina di secondi da Thomas. Ma potrebbe perderne di più. 20 secondi sarebbe buono. Si corre in Sicilia e questo potrebbe motivarlo.
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