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La Rai chiude RaiSport? Tutti gli scenari e le ipotesi: la proposta dell’AD Salini. Ancora meno spazio per lo sport

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Sarebbe all’orizzonte la chiusura, dopo 21 anni di onorato servizio, di RaiSport. Secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, infatti, l’AD della tv di Stato, Fabrizio Salini, avrebbe presentato al CdA il piano di riorganizzazione delle reti, che metterebbe in previsione anche l’accorpamento di Rai5 e Rai Storia, oltre alla chiusura della rete istituzionale e a quella in inglese e al “salvataggio” di Rai Movie.

Proprio queste ultime due chiusure erano in qualche modo attese, mentre quella prospettata di RaiSport starebbe generando grosse polemiche, con il deputato di IV Michele Anzaldi che tuona: “E’ una violazione del contratto di servizio. Mi chiedo dove sia il risparmio, visto che RaiSport è interamente realizzato da personale Rai“.

Il punto a sfavore di RaiSport è legato in particolare all’audience media, che non usa superare con frequenza l’1%; va però detto che il canale tematico, affiancato dal 2010 al 2017 da RaiSport 2, ha spesso e volentieri avuto il merito di dare spazio a quello sport che spazio non trovava sui tre canali generalisti, il cui rapporto con diverse discipline è spesso risultato essere conflittuale con il passare del tempo.

Il piano della Rai sarebbe di portare una parte dei contenuti su Rai2, senza dare particolari indicazioni sulle preferenze in merito, anche in funzione dei tanti diritti televisivi che sono in mano alla tv di Stato. Il problema è legato soprattutto all’indebitamento totale, aumentato a 275.9 milioni dai 239.1 che erano. Inoltre, il profondo rosso dei conti rischia di arrivare a 190 milioni nel 2021.

L’attuale situazione dei diritti televisivi in Rai (fatte salve la Nazionale italiana di calcio e le Olimpiadi, perni storici della programmazione sportiva) comprende numerosissimi eventi. Nel calcio ci sono la Coppa Italia, le competizioni per squadre nazionali, alcune partite di Serie B, la Serie C e il Torneo di Viareggio; il ciclismo, oltre a due dei tre Grandi Giri, presenta una vastissima gamma di corse di una settimana e classiche. Senza la F1 i motori sono attualmente limitati a WRC, MXGP e campionati italiani GT e rally, mentre gli sport invernali sono un’altra parte fondamentale dei programmi di sport in Rai, tant’è che più volte si deve far fronte a sovrapposizioni. Ci sono poi gli sport di squadra, con il basket di Serie A maschile che ha contratto fino alla stagione 2021-2022 per una gara a turno e playoff rinnovato proprio quest’estate, il volley di A1 e A2 maschile e femminile, la pallanuoto della Nazionale e il rugby di casa nostra (azzurri esclusi). Prevista anche, per il futuro, la trasmissione di alcuni match delle ATP Finals (tennis) dal 2021 almeno fino al 2023, quando approderanno a Torino.

Il tutto senza dimenticare una serie di diritti che la tv di Stato possiede tramite l’EBU (European Broadcasting Union, di cui la Rai fa parte fin dalla sua fondazione, nel 1950): il ciclismo estero, la grande atletica, la massima parte del panorama acquatico, il pattinaggio artistico su ghiaccio, la ginnastica artistica internazionale.

Resta ora da scoprire il futuro, e con esso anche il destino di RaiSport, ma anche di una larga fetta delle discipline che della vetrina offerta dal canale sportivo più conosciuto del nostro Paese ha un certo bisogno.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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