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Ciclismo

Mauro Vegni: “Voglio sanzioni per Jumbo ed EF. Giro d’Italia 2021 già disegnato, presentazione a gennaio”

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Il Giro d’Italia 2020 si è concluso un paio di giorni fa con la vittoria del britannico Tao Geoghegan Hart, capace di battere l’australiano Jai Hindley nella decisiva cronometro di Milano. La Corsa Rosa è giunta al termine dopo aver superato tantissime difficoltà: Covid-19, maltempo, scioperi, ritiri di squadre non hanno fermato la corsa a tappe nel nostro Paese. Momento di bilanci per Mauro Vegni, direttore di corsa, ai microfoni della Gazzetta dello Sport: “Sono orgoglioso di essere arrivato con il Giro a Milano, magari qualcuno pensava che non ce l’avremmo fatta. E ci siamo arrivati con una crono decisiva. Il Giro ha mandato un grande messaggio alla Nazione, è una vittoria per un Paese che ha creduto che, anche attraverso gli eventi sportivi, si potesse dare il segnale di andare avanti convivendo col coronavirus“.

Il numero 1 della Corsa Rosa non ha digerito la richiesta della EF di interrompere la manifestazione e non ha gradito il ritiro della Jumbo-Visma dopo la positività di Steven Kruijswijk: “Ci sarà una seconda parte di Giro, l’ho dichiarato. E andrà discussa nei tavoli che contano per prendere le opportune decisioni, e penso soprattutto all’Uci. Chiederemo a chi di dovere che cosa farà. Non finisce qui. Voglio sanzioni per Jumbo ed EF. Se chiunque può infrangere i diritti/doveri delle squadre World Tour, allora io mi riterrò libero dagli obblighi verso le squadre negli inviti. Quanto successo è materia anche per la Commissione Licenze. Dopo la lettera della EF c’era qualche preoccupazione, ma ero determinato ad arrivare a Milano, e ci siamo arrivati“.

C’è spazio anche per parlare dello sciopero di Morbegno e del sindacato dei corridori: “Sono un dirigente di azienda e se i miei dipendenti non fanno quello che dico, mi dà fastidio. Fa ridere che le squadre si siano tirate indietro, nessuno sapeva niente e poi tutti a dire che volevano correre. Cerco ancora di capirlo. Si deve ricostruire il rapporto tra team e ciclisti. Ci vuole una coscienza diversa e un sindacato diverso, i corridori devono avere un sindacato che li aiuti e che non faccia solo battaglie a oltranza. I ragazzi sono persone intelligenti, c’è bisogno di cambiare idea di sindacato. Le lotte si fanno nei palazzi, non nelle strade. Un sindacato che guardi ai veri interessi dei corridori. La maglia rosa Kelderman, che in tv aveva detto di appoggiare la protesta, a Sestriere mi ha chiesto scusa“.

Mauro Vegni argomenta sul Giro d’Italia 2021, anche se non lascia grandi anticipazioni: “La prossima edizione sarà presentata a gennaio. La situazione non è semplice. Il Giro è già disegnato, bisognerà capire quanto il lockdown ci darà la possibilità di programmare. Abbiamo diverse opzioni per la partenza, estero e Italia. Ma pensare all’estero adesso è troppo complicato“.

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

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