Motocross
Motocross, GP Spagna 2020: prosegue il testa a testa tra Tim Gajser e Tony Cairoli per il titolo, grande occasione per Prado nel GP di casa
Prosegue senza un attimo di respiro il Mondiale Motocross 2020, pronto a fare tappa sull‘inedita pista iberica di Xanadù per il Gran Premio di Spagna, dodicesimo round della stagione per quanto riguarda la classe regina MXGP. Si tratterà dell’ultimo singolo appuntamento dell’anno prima di concludere il calendario iridato con i trittici in programma a Lommel (dal 18 al 25 ottobre) e a Pietramurata (dal 1° all’8 novembre). Si profila all’orizzonte una grandissima occasione per Jorge Prado, impegnato nella lotta per il titolo iridato alla sua stagione d’esordio nella top class dopo aver conquistato due Mondiali in MX2 demolendo la concorrenza.
A 19 anni è già il più grande di sempre in Spagna in questa disciplina, perciò sarà estremamente motivato per ben figurare nel suo GP di casa nonostante l’assenza del pubblico a bordo pista (l’evento si terrà a porte chiuse). Il fuoriclasse iberico della KTM, chiamato al riscatto dopo la sua ultima battuta d’arresto a Mantova (17° in gara-2 nel GP d’Europa a causa di una caduta), sarà uno dei principali favoriti per il successo di tappa alla luce della sua qualità in partenza e di una condizione fisica in crescita. Prado, al pari dell’olandese Glenn Coldenhoff, chiude il quintetto di piloti in testa alla classifica generale e ancora in lizza per il titolo mondiale. Al momento lo sloveno Tim Gajser comanda con 399 punti complessivi e può contare su un vantaggio di 11 punti sull’azzurro Tony Cairoli, 30 sullo svizzero Jeremy Seewer e 58 sul tandem formato da Prado e Coldenhoff.
Fuori dai giochi ormai tutti gli altri a partire dalla sesta piazza del francese Romain Febvre, possibile mina vagante per le singole vittorie di manche ma troppo staccato dalla vetta (95 punti) per poter sperare di rientrare nella bagarre per il campionato. Gajser è in grande forma ed è intenzionato ad allungare ulteriormente dopo il trionfo overall del GP d’Europa, ma paga ancora un pizzico di discontinuità che lo vede spesso e volentieri protagonista di una caduta nel corso di una delle due manche di giornata. Cairoli sta invece lottando strenuamente nonostante alcuni problemi fisici, trovando delle grandi partenze e puntando sulla regolarità e costanza in gara per non commettere errori. Da valutare la consistenza sulla lunga distanza di Seewer, sempre molto veloce ma penalizzato talvolta da alcuni start deficitari che lo estromettono dalla contesa per il podio.
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erik.nicolaysen@oasport.it
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Credit: Infront