MotoGP
MotoGP, Alex Marquez è esploso: due podi consecutivi. Il fratellino di Marc ha talento, ma l’anno prossimo…
Alex Marquez ha carattere. Ha stoffa e carattere, per essere più precisi. Non si vince un Mondiale di Moto2 per caso. Non si arriva in MotoGP solamente perchè hai lo stesso cognome di uno che ha vinto sei titoli nella classe regina negli ultimi sette anni. No, arrivi a questi livelli con tanto olio di gomito, modo di dire arcaico ma sempre calzante, e se hai qualità. In entrambi i casi lo spagnolo non ha nulla da imparare, e lo sta dimostrando.
La sua annata in MotoGP è iniziata con tante, tantissime difficoltà. Un feeling quasi nullo con la sua Honda (cucita ad immagine e somiglianza per il fratello) e quell’etichetta di “raccomandato” che molti gli avevano affibbiato, in maniera davvero antipatica. Come se non bastasse, nemmeno partita la stagione, il colosso nipponico gli ha comunicato che nel 2021 sarebbe stato silurato dal team Repsol ufficiale, per scendere nel team di Lucio Cecchinello.
Molti, al suo posto, avrebbero mollato, sotto ogni punto di vista. Invece Alex Marquez non ha ceduto. Si è rimboccato le maniche ed è cresciuto. Gara dopo gara. Di pari passo con una Honda sempre più guidabile. Dopo due soli arrivi nei primi dieci classificati nelle prime otto gare, lo spagnolo ha saputo piazzare due piazze d’onore consecutive. Sul bagnato di Le Mans, ed oggi al MotorLand. Due gare completamente diverse quindi. Non un caso isolato.
Il portacolori della Honda sembra finalmente sbocciato, sicuro di sé e della sua moto, e ormai pronto a vincere la sua prima gara nella classe regina. Mancano quattro gare al termine e la sua crescita è esponenziale. La sicurezza che sta mettendo in pista lo proporrà come sicuro protagonista sia ad Aragon2, sia nella doppietta di Valencia, quindi a Portimao. Senza pensare al futuro. Senza pressioni. Solo con la voglia di stupire. Magari con il fratello al proprio fianco. Alex Marquez c’è, citando il più famoso telecronista di moto italiano, e ci sarà sempre di più.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Lapresse