MotoGP
MotoGP, Andrea Dovizioso: “Dobbiamo essere più competitivi, ma non è l’ultima spiaggia in Francia”
Serve un’inversione di tendenza. Andrea Dovizioso deve cambiare registro per sperare di essere ancora in gioco per vincere il campionato 2020 di MotoGP. Un campionato strano, condizionato dall’assenza del fuoriclasse spagnolo Marc Marquez (campione del mondo in carica e out per l’infortunio nel primo round a Jerez de la Frontera) e dalle gomme Michelin.
Già, le mescole francesi stanno facendo penare non poco il “Dovi”, incapace fino ad ora di sfruttarle al meglio possibile. Coperture pensate e progettate per dare maggior grip ai piloti, ma che fanno sorridere in particolare le moto (Yamaha e Suzuki) performanti in percorrenza di curva. Un aspetto, quest’ultimo, carente nel modo di guidare la GP20 del forlivese, molto efficace in frenata e in trazione. Variabili critiche che hanno visto il centauro italiano non andare oltre il 17° posto nelle qualifiche dell’ultimo GP di Catalogna, coinvolto poi in un crash al via dettato anche dal fatto di partire così dietro. La partita iridata della top-class, in vista dell’appuntamento di Le Mans (Francia), vede pertanto quattro centauri in 24 punti, con l’italiano in quarta piazza.
“È un Mondiale talmente strano che non si può parlare di ultima spiaggia finché non sei all’ultima gara: dobbiamo crescere in competitività ma ci sono ancora tante gare. La caduta di Montmelò non ci voleva e ti fa restare male: in un anno in cui non abbiamo una particolare velocità, perdere punti così fa male. Dobbiamo essere più competitivi, perché con la velocità che abbiamo non ce la possiamo giocare: qui mi aspetto di fare bene e lottare con chi è davanti anche se le condizioni sono difficili e fa più freddo. Il futuro? Qualcosa si muove, è normale, ma non ha senso parlarne, entriamo in una questione di dettagli : vedremo“, le parole di Dovizioso riportate su gazzetta.it.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: Valerio Origo