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MotoGP, Andrea Dovizioso: “Parlare di Mondiale non ha più senso. Nessuno in Ducati trova le giuste sensazioni”

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Andrea Dovizioso esce malamente dal Gran Premio di Teruel. Il centauro della Ducati ha concluso mestamente tredicesimo, subendo peraltro un crollo prestazionale nei giri conclusivi. Infatti il trentaquattrenne forlivese, scattato dalla diciassettesima casella, era riuscito a recuperare sino alla nona piazza, prima di colare a picco proprio nella fase finale della gara. Un risultato, quello odierno, che riduce al lumicino le speranze di lottare per il Mondiale. Infatti nella classifica iridata, Dovi occupa ora la quinta posizione, a 28 punti da Joan Mir. Ecco quanto dichiarato da Andrea al termine della gara ai microfoni di SkySport MotoGP.

“Di solito capisci in base alle tue sensazioni se puoi lottare per il titolo. In passato le abbiamo avute, quest’anno invece mai. Anzi, il feeling è peggiorato nel corso della stagione. Continuare a parlare di Mondiale non ha senso. Ha senso solo parlare di velocità, che però in questo momento io non ho. È brutto correre così, perché non ti puoi giocare certe posizioni. Se lotti per il podio è un discorso, ma se non puoi farlo è davvero triste. In prova facciamo fatica e in gara soffriamo. È pazzesco, perché negli ultimi anni potevamo permetterci di mettere una gomma più morbida degli avversari, mentre quest’anno se lo facciamo sprofondiamo ancora di più.

Come mai alcune Ducati riescono a essere competitive a turno? È tutto quest’anno ci facciamo questa domanda! Se si guardano le gare disputate sinora, si notano alti e bassi da parte di tutti i piloti della Ducati. Cerchiamo di studiare i dati, però alla fine quello che conta è quanti punti hai in campionato. La verità è che la situazione non è sotto controllo. Prendiamo Zarco, lui è l’esempio perfetto. Non conosceva la Ducati, ma a Brno ha fatto un weekend da applausi. Poi però non è più riuscito a ripetere quelle prestazioni sino a oggi. Questo vuol dire che nessuno, in Ducati, ha trovato le giuste sensazioni sino a questo momento.

Devono essere messi sotto processo i piloti? Assolutamente sì, loro come tutto il resto. È giusto avere questo approccio perché bisogna essere sempre messi in discussione per capire come migliorare. Secondo me è un’annata molto particolare per la Ducati, però ci sarebbero molti altri discorsi da fare, ma non servirebbe a niente farli in questo momento”.  

Infine un’amara chiosa su quale sia la reale situazione in seno alla Casa di Borgo Panigale. Se il lavoro fatto da Michele Pirro a Valencia ci può aiutare nelle prossime due gare? Sinceramente non ne so niente! Non so proprio cosa se sia stato provato e se sia stata testata qualche soluzione particolare. Sono all’oscuro di tutto”.  

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paone_francesco[at]yahoo.it

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Foto: Valerio Origo

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