MotoGP
MotoGP, Andrea Iannone: “Domani al TAS sarà il giorno più importante della mia vita, non posso vivere senza moto”
Andrea Iannone sta vivendo un momento davvero complicato della sua vita e, ovviamente, anche della carriera in MotoGP. Il pilota dell’Aprilia, infatti, è stato fermato per colpa dell’anti-doping ormai da diversi mesi, in una situazione che si sta rivelando molto più intricata di quel che ci si sarebbe potuti aspettare. Nonostante il pilota di Vasto abbia dimostrato che si è trattato di una contaminazione involontaria, avvenuta tramite carni trattate, la Federazione Internazionale ha comunque deciso di sospenderlo fino al 16 giugno 2021. Da qui la sua scelta, sacrosanta e inevitabile, di ricorrere al TAS di Losanna, che domani lo attende per l’udienza del suo ricorso avverso la condanna alla squalifica di 18 mesi. Contemporaneamente la FIM, assieme a WADA, continuano a richiedere addirittura 4 anni. Una “mazzata” che, nel caso, scriverebbe la parola fine alla sua carriera nella top class.
Andrea Iannone, quindi, ha deciso di dire la sua a poche ore da questa importantissima decisione, che il classe 1989 non ha paura di tratteggiare in una maniera ben precisa. “Giovedì sarà il giorno più importante della mia vita – le sue parole nel corso della conferenza stampa organizzata dallo stesso pilota abruzzese – Non riesco neppure a immaginare un domani, senza la moto”. Una situazione che il pilota dell’Aprilia sta vivendo con forza e rabbia ma che, ovviamente lo sta segnando come uomo. “Mi sembra tutto un incubo. Dovrei dire addio a tutto per non aver controllato da dove veniva una stupida bistecca ordinata al ristorante. Eravamo a tavola con mio fratello Angelo e mio padre al Sama Sama di Sepang, vicino al circuito malese. Tutto assurdo. Io su di una moto ci sono salito un secondo dopo che mia madre mi ha partorito. E non voglio scendere, non così. Vi prego: fatemi uscire da questo brutto sogno”.
Nonostante questi mesi difficili l’ex pilota della Ducati cerca di rimanere positivo e di aggrapparsi al suo carattere. Il motivo è semplice: “Perché questa è una storia assurda, e sono sicuro che verrà finalmente fatta chiarezza. So che tornerò, l’Aprilia mi ha sempre aspettato e la mia moto la vedo lì, pronta per me. Io non vedo l’ora di tornare in pista: subito. Fisicamente non sono mai stato tanto in forma: peso 71.5 chili, con più muscoli e meno massa grassa di prima. Corro a piedi, vado in bici, faccio palestra. Però non sono più salito su una moto. Anche se potrei farlo domattina, senza problemi”. L’ultima volta è stata addirittura undici mesi fa a Valencia, nel tradizionale test dopo la gara conclusiva della stagione. “E’ stato un periodo molto difficile, in cui per la testa mi è passato di tutto. E mi sono arrivate mille offerte di lavoro, in vari settori: ho sempre detto di no, perché la pista è l’unica cosa che conta per me”.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Lapresse