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MotoGP, Fabio Quartararo sprofonda: dalla pole position al 18mo posto, cos’è successo al francese? Perde il primato nel Mondiale

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Seconda domenica consecutiva di grandissima sofferenza per Fabio Quartararo, protagonista in negativo di un Gran Premio d’Aragon 2020 da dimenticare concluso addirittura in 18ma posizione partendo dalla pole position. Si tratta di una di quelle giornate potenzialmente decisive nel corso di una stagione così incerta ed equilibrata, in cui non sono ammessi passi falsi di questo genere per poter ambire al bersaglio grosso a fine anno. Il francese di Yamaha Petronas, velocissimo per tutto il weekend in prova specialmente sul giro secco, è di fatto imploso quest’oggi in gara sprofondando progressivamente in fondo al gruppo dopo un avvio tutto sommato positivo.

Il Diablo, dopo aver tenuto sostanzialmente il passo di Vinales nei primi giri in seconda posizione, è crollato a partire dalla sesta tornata rallentando quasi di 1″ il ritmo e facendosi di conseguenza riassorbire dal gruppone alla sue spalle. Dal 6° al 15° giro si è materializzato lo psicodramma del nizzardo classe 1999, scivolato clamorosamente dalla terza alla diciottesima posizione e quindi fuori dalla zona punti. Con l’inopinata battuta d’arresto odierna, Quartararo ha perso la leadership iridata in favore di un Joan Mir estremamente solido in gara sull’asciutto e capace di raccogliere un terzo posto sufficiente per balzare al comando della generale.

Difficile da spiegare i motivi di un crollo così netto ed evidente da parte del centauro transalpino, il quale aveva dimostrato un grande potenziale al MotorLand per tutto il fine settimana come del resto tutte le altre Yamaha. A quanto pare la causa principale dovrebbe essere quella di un problema legato alla pressione del pneumatico anteriore, ma le avvisaglie di un possibile decadimento prestazionale si erano già intraviste in FP4 nell’unica vera simulazione di passo gara effettuata con temperature paragonabili a quelle affrontate oggi in corsa.

In quel frangente Quartararo aveva accusato un calo di rendimento più marcato (ma non così clamoroso) rispetto per esempio alla M1 di Vinales con temperature leggermente più basse rispetto alla gara odierna, in cui il caldo ed un set-up errato hanno amplificato a dismisura queste difficoltà. Il futuro alfiere di Yamaha Factory deve adesso resettare e prepararsi nel migliore dei modi in vista del prossimo appuntamento previsto sempre ad Aragon tra sette giorni, in cui sarà chiamato a risolvere questa problematica per combattere nuovamente nelle zone alte della classifica fino alla bandiera a scacchi.

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erik.nicolaysen@oasport.it

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Foto: Lapresse

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