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MotoGP, Franco Morbidelli torna in corsa per il Mondiale. Servono tre podi e un calo di Mir per sperare

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In questo Mondiale di MotoGP folle e assolutamente imprevedibile, il Gran Premio di Teruel ha rimescolato ulteriormente le carte, poiché anziché scremare il novero dei pretendenti al titolo, lo ha ampliato! Un fatto davvero paradossale, se si considera come manchino solamente tre gare al termine della stagione. Teoria alla mano, sono ben sei i piloti in lotta per la corona iridata.

Fra di essi si conta anche Franco Morbidelli, prepotentemente rientrato in gioco dopo l’autoritaria vittoria odierna. Infatti, grazie a questo successo, il romano è diventato il secondo centauro dopo il compagno di squadra Fabio Quartararo a imporsi in più di una gara nel corso del 2020. L’affermazione di Alcañiz II ha permesso a Morbido di riportarsi a 25 punti da Joan Mir, a 11 lunghezze dal già citato Quartararo e a 6 punti da Maverick Viñales. Oggettivamente, guardando la situazione dal punto di vista di Morbidelli, affinché il sogno iridato possa diventare realtà, sono necessari una serie di fattori.

In primo luogo serve costanza da parte del diretto interessato, ovvero un finale di stagione molto solido. L’ideale sarebbe salire sempre sul podio, magari conquistando almeno un altro successo. Compito molto duro, vista l’estrema aleatorietà di questo 2020. Dunque sarà imperativo alzare l’asticella rispetto a quanto visto sinora, concetto peraltro ovvio se si è costretti a recuperare terreno. Banalmente, se si deve rimontare significa che il rendimento tenuto fino a questo momento non è sufficiente per ottenere il titolo. Cionondimeno, un’eventuale crescita rappresenterebbe la prima condicio sine qua non per vedere Morbidelli iridato.

Al tempo stesso, però, è necessario un calo di Joan Mir. Sino a oggi lo spagnolo della Suzuki è stato un autentico martello. Non avrà mai vinto, ma ha arpionato sei podi quando nessun altro pilota è stato in grado di raccoglierne più di tre. Si può quindi affermare sin da ora che nessuno chiuderà la stagione 2020 con più piazzamenti nella top-three del ventitreenne di Palma di Maiorca! Peraltro va rimarcato come The Miracle sia arrivato nei primi tre in cinque delle ultime sei gare, mancando l’appuntamento esclusivamente nel GP di Francia, disputato sotto l’acqua. Se Mir è questo, recuperargli 25 lunghezze non sarà affatto semplice, poiché il venticinquenne romano dovrebbe sgranocchiare una media di 9 punti/gara per concretizzare il sorpasso. Dunque, senza passaggi a vuoto da parte dell’iberico della Casa di Hamamatsu, la rimonta sarebbe praticamente impossibile. Al tempo stesso non bisogna dimenticare come, tra Joan e Franco, ci siano anche Quartararo e Viñales. Per un Morbido da tre podi recuperare su di loro sarebbe fattibile, ma chiaramente anche il francese e il catalano dovrebbero giocoforza ottenere risultati leggermente inferiori.

Ricapitolando, ora come ora ipotizzare Franco Morbidelli Campione del Mondo della MotoGP 2020 è quantomeno azzardato. È però indiscutibile che, a tre gare dalla bandiera a scacchi, il romano possa giocarsi le sue carte. Non sarà semplice, anzi il compito è improbo, tuttavia attualmente il ruolo di outsider gli sta a pennello.

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Foto: Shutterstock

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