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MotoGP, GP Aragon 2020: Yamaha dominanti nelle prove libere. Viñales, Quartararo, Morbidelli sugli scudi

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La prima giornata di prove libere del Gran Premio di Aragona ha emesso un verdetto inequivocabile, ovvero che la Yamaha è indiscutibilmente la moto più performante in assoluto. Lo dimostrano senza ombra di dubbio le classifiche di entrambe le sessioni andate in scena quest’oggi. Sia nella FP1 che nella FP2, le tre M1 impegnate ad Alcañiz hanno monopolizzato le prime tre posizioni, dimostrando come le difficoltà degli ultimi due anni siano ormai solo un brutto ricordo.

Infatti sia nel 2018 che nel 2019, le due ruote della Casa di Iwata ha sofferto oltremodo il tracciato aragonese, in quanto incapaci di sfruttare al meglio i propri pneumatici. Al contrario, in questo 2020, le Yamaha si sono rivelate le più incisive nel freddo contesto del Motorland Aragon, dove le M1 hanno fenduto meglio di chiunque altro il gelido vento che ha soffiato sul tracciato. Se guardiamo al giro secco, Maverick Viñales ha fatto intendere di poter avere qualcosa in più dei compagni di marca. Lo spagnolo è stato più rapido in ambedue le sessioni, superando Fabio Quartararo e Franco Morbidelli, i quali si sono spartiti la seconda e la terza piazza. Difficile, invece, individuare chi sia il migliore del terzetto sul passo, poiché guardando al long run sembra vigere un certo equilibrio fra loro.

Il freddo si direbbe, dunque, alleato della Casa di Iwata e le condizioni meteo non dovrebbero cambiare granché nei prossimi giorni. Di sicuro dovrebbe calare il vento, mentre le temperature resteranno costanti. Forse domenica potrebbe esserci qualche grado in più, ma la colonnina di mercurio non salirà comunque con decisione. Pertanto Yamaha si candida a fare la parte della leonessa sia in qualifica che in gara. Oggi, difatti, abbiamo visto margine tra le M1 e il resto del gruppo. Se la situazione dovesse ripetersi anche domani, la prima fila sarebbe prenotata, soprattutto alla luce delle enormi difficoltà delle Ducati, letteralmente intirizzite e in piena crisi.

Attenzione, comunque, a non sottovalutare Joan Mir e la sua Suzuki. Lo spagnolo non è lontanissimo e ha dimostrato di poter avere un gran passo, soprattutto se dovesse riuscire a montare due gomme soffici in gara. Dunque, occhio al catalano, perché se dovesse qualificarsi bene, potrebbe rappresentare un’autentica spina nel fianco del trio della Casa di Iwata.

In ogni caso, Yamaha svetta nettamente rispetto alla concorrenza. Viñales sembra decisamente più competitivo rispetto a Le Mans e deve obbligatoriamente provare a recuperare terreno su Quartararo, pena perdere definitivamente il treno verso il titolo mondiale. Chissà che Morbidelli, il quale corre senza dover fare i conti con le pressioni iridate, possa far valere il detto “tra i due litiganti il terzo gode”.

Vedremo nelle prossime quarantotto ore se le M1 resteranno dominanti come oggi anche con meno vento e con meno freddo. Di sicuro le premesse sono eloquenti e molto incoraggianti per il marchio dei tre diapason. In tal senso è davvero un peccato per Valentino Rossi aver contratto il Covid proprio in questo momento, in quanto il Dottore è stato messo fuorigioco da un banale malanno, dovendo rinunciare a una ghiotta occasione per arpionare il 200° podio della carriera in MotoGp.

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paone_francesco[at]yahoo.it

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Foto: La Presse

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