MotoGP
MotoGP, GP Francia 2020: Valentino Rossi tonico tra asciutto e bagnato. Il Dottore punta in alto
La prima giornata del Gran Premio di Francia di MotoGP si è disputata in condizioni molto particolari, in quanto prettamente autunnali. Le temperature infatti sono state costantemente molto basse, ma la pista ha cambiato connotati tra mattina e pomeriggio. Nella prima sessione di prove libere, infatti, si è girato con le rain, poiché l’asfalto ha faticato ad asciugarsi nonostante non piovesse. Nella FP2, invece, è stato possibile montare le gomme slick, visto che si è formato strada facendo un corridoio asciutto in traiettoria. In questo contesto Valentino Rossi tutto sommato non è dispiaciuto in nessuno dei due turni.
Con le rain il Dottore ha concluso ottavo. Dopodiché si è migliorato quando ha utilizzato gli pneumatici lisci, in quanto ha chiuso la seconda sessione di libere in quinta posizione prima di vedere cancellato il suo miglior tempo, retrocedendo al dodicesimo posto provvisorio. Un vero peccato, perché a conti fatti in casa Yamaha solo Maverick Viñales si è dimostrato indiscutibilmente più veloce del quarantunenne di Tavullia. In generale oggi la M1 non è apparsa la moto migliore, come invece era accaduto a Misano e Barcellona. Per quanto visto tra FP1 e FP2, la Ducati sembra avere qualcosa in più; almeno in queste condizioni, che però sarebbero destinate a cambiare domani e dopodomani. In ogni caso, la Casa di Iwata ha mostrato ottima competitività.
Focalizzandoci su Valentino, non si può certo affermare che abbia cominciato male, soprattutto raffrontando le sue prestazioni con i compagni di marca. Sappiamo come Viñales sappia essere inarrivabile sul giro secco, dunque non sorprende vederlo oltremodo performante, mentre i due alfieri del team Petronas sono rimasti più indietro. In particolare Fabio Quartararo ha dato l’impressione di non arrivare mai al limite. Precauzione per evitare cadute, oppure la combinazione rappresentata dal GP di casa e dal fatto di essere tornato in testa al Mondiale genera una pressione inusuale sul francese? Lo scopriremo presto, poiché domani non si potrà bluffare. Al contrario Rossi può gareggiare con la testa sgombra da qualsiasi pensiero, in quanto le cadute di Misano e Barcellona hanno di fatto posto fine alla sua candidatura al titolo iridato.
Il valore del numero 46 è quindi indiscutibilmente superiore a quello della sua dodicesima piazza provvisoria. Come detto, il giro più veloce gli è stato cancellato e questo lo ha penalizzato oltremodo. Peraltro Valentino è stato uno dei piloti che lavorato di più, completando 21 tornate in mattinata e 22 nel pomeriggio. Ora Rossi deve sperare che le previsioni meteo siano corrette e che domattina si possa girare sull’asciutto, magari benedetto da qualche raggio di Sole. Infatti The Doctor dovrebbe avere i crismi per risalire la china e guadagnare accesso diretto alla Q2.
Di sicuro il quarantunenne di Tavullia ha dato l’impressione di lavorare parecchio in ottica gara, cercando solo in extremis la prestazione pura, successivamente stralciata dalla lista dei tempi. Proprio per questa ragione può guardare con fiducia ai prossimi due giorni. Come detto è verosimile che il contesto sia differente da quello odierno, ma le Yamaha ufficiali sono partite con il piede giusto. Per il Dottore la speranza è quella di adattarsi bene anche alle condizioni meteo di sabato, allo scopo di guadagnare una posizione di partenza privilegiata in vista di domenica, quando verrà lanciato l’ennesimo assalto a quota 200 podi nella classe regina.
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Foto: La Presse