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MotoGP, Joan Mir può vincere il Mondiale senza aggiudicarsi nemmeno una gara! La costanza premia sulla prestazione pura

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Joan Mir è primo nella classifica generale del Mondiale MotoGP 2020 con 14 punti di vantaggio su Fabio Quartararo, 19 su Maverick Vinales e 25 su Franco Morbidelli a tre gare dalla conclusione. Joan Mir, tuttavia, non ha ancora vinto una gara in questo campionato. Secondo molti è una mancanza che brucia al maiorchino. A vostro parere quale frase interessa maggiormente allo spagnolo? Ovviamente la prima. Certo, è quasi incredibile pensare che si possa vincere un titolo nella classe regina senza salire mai sul gradino più alto del podio, ma il classe 1997 sta riuscendo in questo intento con pieno merito. Sia per capacità sue, sia per colpe altrui. Quando non si deve combattere con un fuoriclasse come Marc Marquez, non è necessario sfidare i propri limiti volta dopo volta.

Joan Mir, con la sua Suzuki, sta facendo proprio questo. Gestisce. Corre con grande sapienza. Non sbaglia mai. Mette in cascina punti, sempre. Il non commettere errori, poi, è assolutamente fondamentale in questo 2020 nel quale si compete senza il “cannibale” delle ultime annate che, mal che vada, conclude al secondo posto. I rivali dell’ ex campione del mondo della Moto3 di passi falsi invece ne commettono spesso e, solo raramente, riescono ad avere continuità.

Di tutto questo, con grande saggezza, se ne sta avvantaggiando il nativo di Palma di Maiorca che, con sorpresa di tutti, pensiamo anche sua in primis, è ormai ad un passo dal successo finale in MotoGP. Zitto zitto, lo spagnolo è cresciuto nel corso della stagione, di pari passo con la sua Suzuki GSX-RR. Dopo il ritiro di Jerez 1 (ed il quinto posto nella seconda gara della prima doppietta stagionale) ha messo assieme uno “zero” anche a Brno. A quel punto nessuno lo inseriva minimamente nel radar del titolo. Tutto sembrava portare verso ben altri nomi. Joan Mir, invece, ha iniziato a piazzare risultati, uno dietro l’altro. Secondo nel Gran Premio d’Austria, con una grande rimonta (che poi diventerà la costante della fase centrale della sua stagione) quindi quarto nella seconda prova del Red Bull Ring. Doppio podio a Misano (terzo e secondo) prima di un’altra piazza d’onore a Barcellona. La pioggia di Le Mans lo costringe all’undicesimo posto nel Gran Premio di Francia, prima del doppio terzo posto di Aragon, un risultato di capitale importanza visto il ritmo rallentato dei rivali.

Il suo vicino di box Alex Rins ha vinto una gara quest’anno. Bravo lui, senza dubbio. Ma non pensiamo certo che il maiorchino scambierebbe quel successo con la sua classifica attuale. Siamo a tre gare dalla fine (la doppietta di Valencia prima del gran finale di Portimao), ci sono 75 punti ancora in palio e Joan Mir sa che non dovrà fare i salti mortali per vincere il suo primo titolo nella MotoGP. Non sappiamo cosa succederà da qui al 22 novembre, ma lo spagnolo ha tra le mani la chance della vita. Se continuerà a guidare con la sapienza messa in mostra in questi mesi, il titolo sarà davvero realtà, contando anche che non ha di fronte rivali impeccabili né, tantomeno, costanti. Fabio Quartararo, Maverick Vinales, e mettiamoci ancora dentro Andrea Dovizioso, sono in difficoltà con le rispettive moto ed a livello mentale. La pressione sarà anche tutta sulle spalle del portacolori della Suzuki, ma la fiducia che ha, in sé e nella sua moto, potrebbe fare la differenza. Il titolo è davvero ad un passo. Com’era la storia del “sarà frustrato per non aver ancora vinto una gara in questa annata”?

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Foto: Lapresse

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