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MotoGP, Joan Mir: “Saremo più veloci rispetto allo scorso weekend, io devo capire alcune cose sulla moto”

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Joan Mir si presenta con le armi ben affilate in vista del fine settimana del Gran Premio di Teruel 2020 della MotoGP. Il padrone di casa, infatti, è salito in vetta alla classifica generale dopo il terzo posto della scorsa settimana e non ha la minima intenzione di mollare la presa proprio sul più bello, a quattro gare dalla conclusione. Il portacolori della Suzuki, tuttavia, sa che non avrà vita facile ad Aragon, dovendosi difendere da tre rivali agguerriti, tutti raccolti in quindici punti.

Ci saranno tanti aspetti da valutare, specialmente sulla sua moto, secondo quanto rivela nel corso della conferenza stampa che ha dato il via al weekend spagnolo. “Sono contento di essere di nuovo qui al MotorLand, una pista che mi piace molto. Non vedo l’ora di rimettermi a fare sul serio sin dalle prove libere di domani e cercare di allestire la moto nel migliore dei modi in vista di domenica. Nella prima gara abbiamo avuto qualche problema nel finale e dobbiamo capire cosa sia successo e perchè”.

Siamo alla quarta doppietta di questa annata così particolare e compressa, ma Joan Mir ha le idee chiare sul quello che si vedrà in pista. “Nel complesso penso che saremo tutti più veloci rispetto a sette giorni fa, come spesso capita nelle doppiette. Abbiamo tanti giri di esperienza alle spalle e dati importanti, per cui sarà un fine settimana davvero interessante. Oltre ai consueti rivali si è inserita di nuovo anche la Honda che ha dimostrato di avere compiuto passi in avanti notevoli. Hanno un grande potenziale, ma non sono certo spaventato”.

In casa Suzuki vedremo ordini di scuderia con Alex Rins che favorirà Joan Mir? “Per me penso che sia impossibile e al momento non ha senso. Ci sono opportunità per tutti i piloti ancora, per cui non credo che siano discorsi attuali. Sinceramente sto pensando maggiormente ad evitare guai legati al Covid perchè per noi che stiamo lottando per il titolo perdere una gara sarebbe disastroso”. 

La stagione è assolutamente imprevedibile. 8 piloti differenti hanno vinto in 10 gare, per fare un esempio, e sembra che manchi un punto di riferimento in pista. “C’è stato tanto equilibrio in pista, sinceramente spero di essere io il nono a salire sul gradino più alto del podio, dato che non mi è ancora riuscito. Non so quale sia il motivo di questo andamento così particolare, penso che non dipenda da qualche assenza o dal fatto che non ci sia un dominatore. Con Marc Marquez, forse, sarebbe stato diverso, ma per ogni altro discorso non si può certo sapere…”.

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alessandro.passanti@oasport.it

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Foto: Lapresse

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