Ciclismo
Pagelle Liegi-Bastogne-Liegi 2020: Roglic bravo e fortunato, Alaphilippe sbaglia tutto negli ultimi cento metri
La Liegi-Bastogne-Liegi 2020 va in archivio con un finale che resterà negli annali. Julian Alaphilippe prima commette una scorrettezza, in volata, ai danni di Hirschi, la quale danneggia anche Pogacar. Dopodiché, convinto di aver vinto, esulta anzitempo, ma viene bruciato sulla linea d’arrivo da un enorme Primoz Roglic. Di seguito andiamo a dare i voti ai protagonisti di giornata con le nostre pagelle.
LE PAGELLE DELLA LIEGI-BASTOGNE-LIEGI 2020
PRIMOZ ROGLIC (JUMBO-VISMA) VOTO 10: Probabilmente all’ultima occasione disponibile (potrebbe fare la Vuelta ndr.) coglie quel successo di peso che rende meno amara un’annata che ha visto il Tour de France sfuggirgli dalle mani a un giorno dalla fine. In salita è pimpante e pur non avendo l’esplosività di Alaphilippe e Hirschi, riesce a rispondere agli scatti dei due citati. Nel finale è generoso e non salta un cambio. Certamente la scorrettezza di Alaphilippe ai danni di Hirschi e Pogacar finisce per favorirlo nello sprint, ma questo non sminuisce il grande successo dello sloveno.
MARC HIRSCHI (SUNWEB) VOTO 9: Sulla Roche aux faucons è il primo a rispondere allo scatto di Alaphilippe e, in seguito, si muove anche in prima persona, dando il colpo di grazia a un Kwiatkowski che, in un primo momento, era stato capace di rientrare sui quattro di testa. Probabilmente, senza la scorrettezza del campione del Mondo, avrebbe vinto lui.
TADEJ POGACAR (UAE TEAM EMIRATES) VOTO 9: Dopo il mezzo passo falso della Freccia Vallone, in una gara più adatta a lui, siamo tornati a vedere il Pogacar formato Tour de France. Arriva il primo podio in una grande classica, un risultato sicuramente non da buttare, ma anche lui ha da recriminare per essere stato rallentato dal gesto sconsiderato di Alaphilippe.
MATEJ MOHORIC (BAHRAIN-MCLAREN) VOTO 8,5: Dopo una grande discesa giù dalla Roche aux faucons, sbuca dal nulla e prova, senza risultati, a sorprendere i più forti. E’ un corridore imprevedibile, dal quale non sai mai cosa aspettarti. Oggi, ad ogni modo, porta a casa un bel quarto posto che dimostra come, in futuro, potrà provare a vincere una grande classica.
JULIAN ALAPHILIPPE (DECEUNINCK-QUICK STEP) VOTO 4,5: Corre bene, pur senza essere devastante come al Mondiale, fino agli ultimi cento metri. In volata vede Hirschi sfrecciargli di fianco e, capito che probabilmente sarebbe stato sorpassato, invade la traiettoria dell’elvetico ostruendo sia lui che Pogacar che arrivava da dietro. Non sazio, esulta in modo plateale quando ancora mancano decine di metri al traguardo e viene bruciato da Roglic. Giustamente declassato, deve accontentarsi del quinto posto.
MATHIEU VAN DER POEL (ALPECIN-FENIX) VOTO 8,5: Ieri si è prodotto in una cavalcata di 74 chilometri che gli ha regalato tappa e classifica generale al Binckbank Tour. Oggi, dopo che fino a due giorni fa sembrava dovesse non partecipare, si presenta al via della Liegi-Bastogne-Liegi e conquista il sesto posto. Per un pugno di secondi non gli è riuscita un’impresa paragonabile a quella di Jacques Anquetil quando, il giorno dopo aver vinto il Giro del Delfinato, si presentò alla Bordeaux-Parigi e conquistò il successo. Il Fenomeno è pronto per le classiche del nord.
MICHAEL WOODS (EF PRO CYCLING) VOTO 6,5: E’ secondo nella volata per il sesto posto dietro a van der Poel, ma in salita non sembra brillante come l’anno scorso, quando solo Fuglsang e Formolo lo staccarono, e resta nascosto per tutta la giornata.
TIESJ BENOOT (SUNWEB) VOTO 7: Non si vede mai, ma conquista un ottavo posto che dimostra che può essere competitivo anche alla Doyenne oltre che al Fiandre.
WARREN BARGUIL (ARKEA-SAMSIC) VOTO 7: E’ vittima di una caduta prima che la gara entri nel vivo, ma questo non compromette la sua Liegi. Conquista la top-10 bissando, così, quella ottenuta pochi giorni fa alla Freccia Vallone.
MICHAL KWIATKOWSKI (TEAM INEOS) VOTO 7,5: Prova a rimanere con i primi quattro e in un primo momento ce la fa anche. Uno scatto di Hirschi, però, lo costringe alla resa. Riesce comunque a cogliere un decimo posto, nonostante lo sforzo fatto per tenere testa ai più forti, che gli rende onore. Quello di queste ultime settimane è il miglior Kwiatkowski degli ultimi tre anni.
RICHIE PORTE (TREK-SEGAFREDO) VOTO 5: Fa lavorare la squadra tutto il giorno, ma quando la corsa entra nel vivo non riesce a competere coi migliori. Dopo il bel Tour e la buona prova alla Freccia Vallone, oggi non è stato all’altezza della fiducia riposta in lui dalla Trek.
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luca.saugo@oasport.it
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Foto: Lapresse